di Redazione
Così come riporta l’agenzia Adnkronos, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha chiesto al presidente cinese, Xi Jinping, di usare “la sua influenza” sulla Russia per mettere fine alla guerra in Ucraina. “Ci incontriamo in un momento di grande tensione. In particolare, voglio sottolineare la guerra contro l’Ucraina, che pone molti problemi per il nostro ordine mondiale basato sulle regole”, ha dichiarato Scholz, sottolineando che le minacce nucleari sono inaccettabili, sia per la Germania, sia per la Cina.
“Le minacce nucleari sono irresponsabili ed estremamente pericolose. Con l’uso delle armi nucleari, la Russia oltrepasserebbe una linea tracciata congiuntamente dalla comunità internazionale”, ha spiegato Xi Jinping. Lo stesso Xi ha spiegato che “Cina e Germania devono lavorare insieme in tempi di cambiamento e caos per promuovere la pace e lo sviluppo”.
I governi di Pechino e Berlino concordano, quindi, sul fatto che le minacce russe con armi nucleari sono inaccettabili.
Scholz, ha lanciato un appello al presidente Vladimir Putin affinché la Russia accetti di rinnovare l’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina in scadenza nelle prossime settimane. Ieri il Cremlino, annunciando il ritorno nell’intesa, ha spiegato che non è ancora stata presa una decisione in merito al rinnovo dell’accordo.
Da parte sua Xi ha invitato la comunità internazionale a “rifiutare la minaccia delle armi nucleari” e a prevenire una guerra nucleare per evitare una “crisi nel continente eurasiatico”. Le sue parole sono un chiaro messaggio a Putin, ovvero che le minacce nucleari sono una linea rossa per la Cina.
Il presidente cinese ha invitato la comunità internazionale a «rifiutare l’uso e la minaccia delle armi nucleari» per prevenire una «crisi nel continente eurasiatico». Un monito definito come «le osservazioni più dirette» di Xi sulla guerra russa in Ucraina. «In quanto stati influenti, Cina e Germania devono lavorare insieme in tempi di cambiamento e caos per promuovere la pace e lo sviluppo», ha affermato Xi.
Cina e Germania hanno ribadito una fine anticipata della guerra in Ucraina. «Non possiamo permetterci un’ulteriore escalation».