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Con cocktail di anticorpi il rischio di morte cala del 70%

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“L’autorizzazione all’uso di emergenza si basa sui dati di Fase 3 dello studio Blaze-1, annunciato il 26 gennaio 2021, che ha dimostrato che bamlanivimab ed etesevimab insieme hanno ridotto il rischio di ospedalizzazione e morte per Covid-19 del 70%“. Così l’azienda americana Eli Lilly and Company, in relazione all’ok all’uso di emergenza dato dall’Fda per i due anticorpi.

“Questi dati – spiega la società – replicano i risultati precedenti, pubblicati in The Journal of the American Medical Association, in un gruppo di pazienti molto più ampio. Inoltre, i risultati osservati con bamlanivimab ed etesevimab insieme sono coerenti con la riduzione del rischio di ospedalizzazione o di accessi al pronto soccorso osservata con bamlanivimab da solo. L’evento avverso più comune riportato nei pazienti che ricevevano bamlanivimab ed etesevimab insieme rispetto al placebo è stata la nausea il giorno dell’infusione“.

“Mentre gli studi di fase 2 e di fase 3 – aggiunge l’azienda statunitense – hanno valutato una gamma di dosi di bamlanivimab da solo e di bamlanivimab ed etesevimab insieme, i dati hanno dimostrato effetti clinici coerenti e simili tra tutte le dosi studiate. Inoltre, i risultati iniziali di uno studio di fase 2 in corso forniscono dati sulla carica virale e di farmacodinamica/farmacocinetica che hanno dimostrato che bamlanivimab 700 mg ed etesevimab 1400 mg insieme hanno prodotto effetti simili a quelli osservati nello studio di fase 3 con bamlanivimab 2800 mg ed etesevimab 2800 mg insieme”.

Fonte: cronaca agi


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