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Comuni, dopo l’IMU pronta una nuova stangata addizionali IRPEF

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Dopo la prima rata Imu ecco che arrivano i ritocchi alle addizionali Irpef. Anche in questo caso per avere un quadro completo e definitivo bisognerà attendere il 30 settembre, ultimissimo termine per le modifiche ad addizionali e aliquote dei bilanci comunali che devono comunque essere approvati in via preventiva entro fine agosto. Tuttavia sono quasi duemila i Comuni che hanno già chiuso la pratica e depositato le relative delibere presso il ministero dell’ Economia. Tra questi molti capoluoghi e diciamo subito che per i cittadini non ci sono buone notizie visto che le tasse o rimangono ferme o salgono (in un caso su due) e spesso l’aliquota si colloca sul livello massimo dell’8 per mille. L’aumento rispetto dal 2011 è del 15% con un’aliquota media che sale dal 4,5 al 5,2 per mille. Per chi ha un reddito di 20 mila euro l’anno significa versare 14 euro di tasse aggiuntive (da 90 a 104 euro), chi guadagna 50 mila pagherà invece 35 euro in più (da 225 a 260 euro) , 70 euro infine l’aggravio per chi ha un reddito di 100 mila euro (da 450 a 520 euro). Come si vede in valori assoluti non si tratta di grandi cifre ma se si sommano al ben più consistente prelievo dell’Imu si scopre che quest’anno arriveremo a versare ai Comuni circa il doppio, e in alcuni casi anche di più, rispetto a quanto sborsato nel 2011.  La stangata c’è dappertutto ma le differenze da città a città non sono di poco conto. In valori assoluti i prelievi più pesanti sono quelli di Roma, sia perché le case valgono molto sia perché tutte le aliquote sono su livelli alti. L’addizionale Irpef è addirittura al 9 per mille, ossia oltre la soglia massima dell’8 per mille in virtù di un provvedimento ad hoc per la capitale.


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