AGI – Manovre di regime a Pyongyang volte a preparare il campo di un possibile “worst case scenario”: la morte o una malattia grave di Kim Jong Un. In pratica, sono state create due nuove figure di vertice – del tutto inedite nella storia della Corea del Nord – il cui scopo sarebbe quello di permettere al leader supremo di delegare il potere. Con lo scopo ultimo di garantire la tenuta del Paese in caso di uno tsunami istituzionale ai suoi vertici. A quanto scrive Nk News, al suo congresso di gennaio il Partito dei lavoratori della Corea ha approvato un nuovo regolamento interno.
Il documento – di cui il sito che raccoglie informazioni sulla Corea del Nord è adesso entrato in possesso – “chiaramente indica che Kim Jong-un e la sua cerchia ristretta ritengono di andare incontro ad un periodo di grandi difficoltà”. In particolare, “gli articoli 26 e 28 del nuovo statuto introducono aggiustamenti istituzionali, notevoli e senza precedenti, volti a prepararsi ad una potenziale emergenza che riguarda lo stesso Kim”.
Il primo articolo, spiega NkNews, introduce la figura del “primo segretario” del partito dei lavoratori, in una forma inedita: seppure teoricamente rivestita da Kim tra il 2012 e il 2018, si trattava di una semplice ‘job description’ del leader supremo, modificata non a caso nella più risonante carica di segretario generale. Ma a detta del sito con sede a Seul, il testo del nuovo regolamento chiarisce che il primo segretario d’ora in poi sarà il vice del segretario generale.
“Per fare un confronto – scrive NkNews – è come se la Corea del Nord introducesse improvvisamente ai propri vertici l’equivalente del vice presidente. Si tratta di un fatto inusuale: nessun altro partito comunista al potere ha mai definito formalmente una posizione di un secondo al comando, ossia di un vero e proprio leader supremo in attesa“.
L’articolo 28, invece, descrive le funzioni del Comitato permanente del Politburo: composto da cinque persone, in pratica è il più alto organo esecutivo del Paese. La nuova definizione afferma ora esplicitamente che uno qualsiasi dei membri del Comitato può presiedere una riunione del Politburo se questa sarà la decisione del segretario generale. “In altre parole”, aggiunge il sito, “i due articoli creano qualcosa che non abbiamo mai visto prima: una struttura chiaramente definita e formalizzata che permette a Kim di delegare il proprio potere e di evitare la propria partecipazione diretta negli affari quotidiani dello Stato”.
A detta degli analisti di NkNews, “queste mosse hanno una sola spiegazione logica: la leadership ha iniziato a mettere in campo preparativi per la improvvisa morte oppure, più probabilmente, la incapacità a lungo termine di governare del leader”. Dal punto di vista pratica, Kim d’ora in poi è in grado di indicare una persona che automaticamente prenderà in carica i suoi uffici se le circostanze lo richiederanno. In sovrappiù, il leader supremo può mettere i membri della Comitato di assumere piena carica esecutiva.
“La decisione probabilmente indica che la salute di Kim non è buona”, ribadisce NkNews, che parla di “numerose evidenze indirette che puntano in questa direzione”. Il 15 aprile dell’anno scorso, per esempio, il leader supremo non ha partecipato alle celebrazioni per il compleanno di suo nonno, Kim Il Sung, un evento cruciale nel ciclo ufficiale delle festivita’ nordcoreane, “un po’ come se un presidente americano non presenziasse all’Independence day”. Nei successivi tre mesi, Kim si è sostanzialmente sottratto alla vista nei pochissimi eventi pubblici: nei rari casi, si è mostrato solo dietro porte chiuse, dove è stato visto solo da una manciata di alti funzionari.
Dallo scorso maggio, il leader supremo è stato del tutto assente per un altro mese, e la sua ultima apparizione si è consumata unicamente all’interno di una riunione del Politburo, le cui poche immagini sono state diffuse esclusivamente attraverso i media statali. Intanto le speculazioni, come sempre accade quando si parla della Corea del Nord, corrono.
Source: agi