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Come è fatta 'The Beast', la Cadillac corazzata che accompagna Biden ovunque

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AGI. – Vetri antiproiettile spessi tredici centimetri, carrozzeria blindata, fasce di acciaio a prova di bomba, sacche di sangue conservate nel bagaglio posteriore e una linea diretta con la vicepresidenza e il Pentagono. ‘The Beast’ di Joe Biden, vista sfilare a tutta velocità per le strade di Roma, è  la Cadillac One, bunker mobile unico al mondo, che costa un milione e mezzo di dollari e pesa quattro tonnellate e mezzo. E segue il presidente in tutti i Paesi in cui è in visita ufficiale.

Il modello della General Motors è ciò che lega Biden al suo predecessore, Donald Trump, perché è lo stesso mezzo che ha fatto il suo debutto il 24 settembre 2018 durante un viaggio nella sua vecchia città, New York, in visita da presidente.

L’azienda automobilistica americana non ha svelato i dettagli ma, basandosi sui modelli precedenti, si presume che anche questa Cadillac sia blindata in modo fuori dal comune. L'”anima” d’acciaio rende le portiere pesanti come i portelloni di un Boeing 757 e se un terrorista provasse ad aprirle dall’esterno verrebbe raggiunto da una scarica elettrica. Ma anche le gomme non scherzano quanto ad affidabilità: rivestite in Kevlar, sono in grado di restare intatte anche in caso vengano colpite da proiettili.

La nuova ‘Beast’ sarebbe ispirata alla Cadillac Escalade Suv e alla Escala del 2016, disegnata – forse su indicazione di Trump – per apparire meno versione Frankenstein, cupa e dalle linee ‘mostruose’. Quella su cui viaggiava Barack Obama, nel 2015, era stata definita dall’ex presidente democratico una “Cadillac montata sul telaio di un carrarmato”.

Quelli che non sono cultori dei film hollywoodiani del genere ‘attacco al presidente’, non sanno che uno degli aspetti segreti e più sorprendenti di The Beast è la sua dotazione di sangue del gruppo dell’inquilino della Casa Bianca, oltre a un sofisticato kit di primo soccorso composto di flebo, dosi di adrenalina e bendaggi speciali.

E per contrastare attacchi frontali, come in un film di James Bond, dai fanali posteriori possono partire gas di protezione che coprono la sagoma di The Beast. Si narra che dall’auto il presidente sia in grado di innescare l’attacco di un sottomarino nucleare. Nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo, la risposta è no: tutte le auto presidenziali, una volta conclusa la loro ‘carriera’, non finiscono all’asta per i collezionisti. La Cia le distrugge, perché i suoi segreti restino tali.

Source: agi


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