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Come è andata la missione di Moavero a Bengasi dal maresciallo Haftar

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Prove di disgelo tra l'Italia e il maresciallo libico Khalifa Haftar: a Bengasi il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha avuto un lungo colloquio con l'uomo forte della Cirenaica, considerato il principale alleato di Francia ed Egitto nel Paese nordafricano. Nell'incontro, ha fatto sapere la Farnesina, è stato rilanciato lo stretto rapporto con l'Italia e Haftar si è impegnato a sostenere il dialogo e la sicurezza in Libia e ad appoggiare la conferenza che l'Italia ospiterà a novembre. Il colloquio si è svolto nel giorno in cui Tripoli ha pagato l'ennesimo prezzo dell'instabilità con un attacco alla sede principale della compagnia petrolifera nazionale (Noc) nella capitale, costato la vita a due persone e il ferimento di altre dieci. Oltre ai tre kamikaze che si sono fatti esplodere, anche gli altri tre membri del commando sono stati uccisi.

L'attacco, che ha violato la fragile tregua tra le milizie a Tripoli, non è stato rivendicato ma il governo lo ha subito attribuito all'Isis. Haftar, secondo quanto riporta la Farnesina, ha assicurato a Moavero di essere "pronto a dare il suo contributo per supportare attivamente la sicurezza, la stabilizzazione e il dialogo nel Paese, per il bene di tutti i libici". Nel "lungo e cordiale" colloquio che ha "rilanciato lo stretto rapporto con l'Italia", in un clima di consolidata fiducia, il maresciallo ha sottolineato che "il processo di riconciliazione nazionale, nel rispetto del quadro fissato dalle Nazioni unite, potrà trovare una nuova tappa nella conferenza 'per la Libia' che l'Italia è disponibile a ospitare a novembre".

Da parte sua, il titolare della Farnesina ha ribadito che l'Italia attribuisce grande importanza al mantenimento di un attivo dialogo con tutti coloro che guardano al futuro della Libia con leale amicizia. Moavero ha anche auspicato lo svolgimento di "elezioni ordinate e trasparenti" ma garantendo condizioni di adeguata sicurezza".

Il 75enne Haftar, che ad agosto aveva espresso forti perplessità sull'Italia chiedendole di "rivedere la sua politica estera" e arrivando a chiederne l'allontanamento dell'ambasciatore, ha espresso a Moavero il suo apprezzamento per l'impegno italiano ritenuto "imprescindibile per la Libia". Nel colloquio si è discusso anche di migranti convenendo di intensificare la collaborazione in campo umanitario e di rafforzare il contrasto al terrorismo e ai trafficanti di ogni tipo. Intanto è stato nuovamente rinviato il voto della Camera dei Rappresentanti, il Parlamento libico di Tobruk, sulla legge per organizzare un referendum sulla bozza della nuova costituzione. Si dovrebbe tenere giovedì.

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Fonte: estero agi


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