“Che la mia leggenda faccia il suo corso, le auguro felice e lunga vita!”
Gabrielle Chanel ha vissuto la vita come lei stessa se l’era immaginata. Le difficoltà di un’infanzia da orfana hanno lasciato spazio ai successi di una donna d’affari realizzata, facendo nascere la leggenda di una donna fuori dal comune, audace, libera, precorritrice dei tempi. Amicizie profonde, amori appassionati e una sete di cultura, di scoperta e di viaggi hanno forgiato la sua personalità. Un vestiario liberato dalle convenzioni e dal superfluo, con degli accenti maschili, che hanno dato vita a un’allure visionaria fuori dal tempo, eppure straordinariamente moderna. Perle e diamanti indossati con disinvoltura e profumi iconici sono diventati la firma di uno stile emblematico. Quello di una donna all’avanguardia, di una pioniera che con il suo stile di vita e la sua poliedricità ha determinato i valori della Maison che ha fondato. E che resta ancora oggi un’ispirazione per tutte le donne.
Quando crea il suo primo profumo, CHANEL N°5, Gabrielle Chanel sceglie tra diversi campioni e opta per il quinto che le viene presentato. Alla domanda: “Come chiamarlo?”, risponde: “Presento la mia collezione di abiti il 5 maggio e maggio è il quinto mese dell’anno. Lasceremo quindi a questo profumo il numero che gli è stato attribuito, il numero 5, e gli porterà fortuna”*. Il tema della fortuna si ritrova anche in un bigliettino che Jean Cocteau le scrive un giorno… E sono sempre la fortuna e la sorte favorevole che invoca guardando la spiga di grano colata nel bronzo dall’orafo Robert Goossens nelle gambe di un tavolo basso del suo appartamento in rue Cambon, o quella disegnata per lei da Salvador Dali.
Gabrielle Chanel, superstiziosa? Per quanto unica artefice del proprio destino, la stilista resta comunque sempre attenta a segni e simboli. È così che il suo compleanno, il 19 agosto, diventa un’altra mitica fragranza: N°19. Ed è così che il suo segno astrologico, il leone, si ritrova su numerosi oggetti da cui non si separa mai, e trova posto nel suo appartamento al 31 rue Cambon. Quanto alla stella, incastonata nelle mattonelle di Aubazine, la accompagna per tutta la vita e si trasforma in astro scintillante di diamanti nella collezione di gioielleria “Bijoux de Diamants”, presentata nel 1932. * Ernest BEAUX, Souvenirs d’un parfumeur, Industrie de la Parfumerie, volume 1, N°7, ottobre 1946, pp. 228 a 231
La ritroviamo nel 1930, in pantalone e marinière, con i capelli corti al vento. Ma è da tempo che Gabrielle Chanel non fa nulla come gli altri. Da tempo ha scoperto il piacere di prendere il sole, come fa nel 1920 sulle spiagge del Lido di Venezia in compagnia di Misia Sert. Una vita vissuta all’aperto, il cui ritmo è scandito dalla scoperta dello sport e degli svaghi che riempiono il suo tempo libero: golf, sci, yachting, pesca… E naturalmente l’equitazione, una passione nata nel 1906, condivisa prima con Étienne Balsan poi con l’ex giocatore di polo Boy Capel e con il duca di Westminster.
Queste attività sono la fonte d’ispirazione di uno stile che, pur non chiamandosi ancora “sportswear”, ne anticipa la tendenza. “Ho inventato l’abbigliamento sportivo per me stessa; non perché altre donne facessero sport, ma perché io ne facevo. Non ho fatto vita mondana perché sentivo l’esigenza di determinare la moda; ho determinato la moda perché facevo vita mondana, perché io per prima ho vissuto al ritmo del secolo.
Fonte: chanel.com/