Siamo in presidio permanente e ci stiamo organizzando nella giornata di oggi per promuovere una serie di iniziative che vanno dagli incontri, alle proiezioni, a riflessioni e discussioni importanti sul tax credit, sul contratto nazionale collettivo dei lavoratori del cinema e degli attori. Protestiamo contro l’emendamento della Lega e non vogliamo arretrare di un solo passo. Continueremo a lottare per un cinema libero, indipendente da pressioni politiche, da scelte piovute dall’alto. Tra i nostri timori c’è quello legato all’autonomia gestionale del Centro Sperimentale di Cinematografia”. Parla con l’Adnkronos, in rappresentanza del Comitato Studentesco, Enrico Licandro in presidio permanente per chiedere il ritiro dell’emendamento, in discussione martedì prossimo, al decreto legge Giubileo del 22 giugno 2023 (presentato dai deputati della Lega Igor Iezzi, Simona Bordonali, Laura Ravetto e Alberto Stefani) che interviene sul decreto legislativo n. 426 del 18 novembre 1997 con cui il Csc è diventato Fondazione, modificando struttura e vocazione della storica istituzione.
“Il nostro grande timore, lo ripeto – prosegue con l’Adnkronos Licandro – è che la Fondazione perda la propria autonomia gestionale. E’ sempre stato un luogo influenzato da ingerenze politiche, forse da sempre, ma quello che ci preoccupa realmente è che il Comitato Scientifico possa essere nominato dai ministeri e non più dal presidente e dal Cda. Comitato Scientifico che è responsabile anche delle scelte concernenti la didattica- ricorda- con una voce in capitolo riguardo alla Cineteca, all’indirizzo culturale, a tutto ciò che concerne la direzione didattica, linguistica, del cinema. Sarebbero componenti remunerati direttamente dallo Stato e a nostro avviso ricattabili”.
Non ci sta Enrico Licandro ad essere accusato di voler sostenere, costi quel che costi, l’attuale dirigenza in seno al Csc. “Lo voglio sottolineare, anche a nome dei mie colleghi. Noi non prendiamo le parti dell’attuale dirigenza - spiega ancora fermamente – Stiamo semplicemente discutendo una presa di posizione e un emendamento di cui non condividiamo assolutamente i contenuti, e non abbiamo nessun contatto con l’attuale dirigenza. Le scelte di Giancarlo Giannini o Pupi Avati? -conclude- A nostro avviso sarebbero scelte fortemente politicizzate e sicuramente divisive” .
E intanto prosegue negli spazi di via Tuscolana ‘Emergenze’, rassegna di incontri e proiezioni per affermare e rivendicare l’autonomia del Centro Sperimentale di Cinematografia. In programma nel pomeriggio ‘Teorema’ di Pier Paolo Pasolini, ‘Punta Sacra’ di Francesca Mazzoleni, ‘Non essere cattivo’ di Claudio Caligari. Attesi tra gli altri la regista Francesca Mazzoleni, la sceneggiatrice Francesca Serafini, la produttrice Simona Isola accanto a Maria Pia Calzone, Francesca De Martini, Marco Bonini dell’Associazione Unita.