Venne scartato all’Accademia di Marina a Venezia in quanto dichiarato inabile al servizio della Regia Marina per insufficienza toracica e scarsita’ visiva, ma questo non gli impedi’ di diventare il primo divo maschile prodotto dal cinema, prima di lui nessun uomo era mai diventato cosi’ famoso a livello mondiale grazie al mondo della celluloide. Un’icona di fascino e seduzione. Parliamo di Rodolfo Valentino, per il quale venne coniato la dicitura di “latin lover”, rivelando oltre alla straordinaria bellezza fisica anche un autentico talento nel ballo danza. Valentino fu il primo sex simbolo maschile prodotto dalla nascente industria del cinema, fiero rappresentante della “latinita’” italiana e ancora oggi il suo sex appeal non ha perso nulla drl suo smalto. E la sua cittadina natale, Castellaneta, in provincia di Taranto, continua a omaggiarlo. Come avverra’ lunedi’ 6 in occasione del 129^ anniversario della nascita di Rodolfo Pier Filiberto Raffaello Guglielmi, in arte appunto Rodolfo Valentino, da Giovanni Guglielmi, dottore in veterinaria ed ex capitano di cavalleria, e dalla gentil donna Maria Berta Gabriella Barbin, figlia di un medico francese e dama di compagnia della marchesa Giovinazzi. La Fondazione Rodolfo Valentino ha organizzato alcune iniziative per celebrarlo e tenere viva la sua memoria. E cosi’ lunedi’ alle ore 19, nella sala incontri e proiezioni del Museo Rodolfo Valentino di Castellaneta, il prof. Aurelio Miccoli presentera’ il libro “Il mio diario privato di Rodolfo Valentino” tradotto e annotato da Renato Floris. Con quest’opera, uscita postuma, Floris ristabilisce la storia del diario scritto nel 1923 durante il viaggio che Rodolfo Valentino e la moglie Natacha Rambova fecero in Europa, Castellaneta compresa, e ne fornisce il contesto storico e la correttezza filologica con piu’ di duecento annotazioni personali. Renato Floris, inoltre, amplia l’analisi con 31 immagini della luna di miele di Rudy e Natacha e 34 immagini tratte dalle pagine della versione sul Diario apparse sulla rivista cinematografica “Pictures and Picturegoers” nel 1925, le quali saranno visionate durante la presentazione del libro. E venerdi’ 10 maggio, sempre alle ore 19 e nelle sale del Museo Rodolfo Valentino, e’ in programma l’inaugurazione della mostra di disegni “La notte dei Valentino – 100 disegnatori raccontano il divo” a cura di Alessio Fortunato e Filomena Pucci. Provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, gli interessanti artisti di questa raccolta, con le loro matite talentuose, omaggiano il mito di Rodolfo Valentino ognuno con il proprio tratto e la propria sensibilita’, dando, pero’, unica voce e sostanza a qualcosa di inafferrabile: il sogno. La mostra, con ingresso libero, sara’ aperta dal giovedi’ alla domenica (dalle ore 17:00 alle ore 20:00) fino al prossimo 2 giugno. (AGI)
RMU/RED