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Cinema: Avati, c’è disamore del pubblico verso nostre proposte

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“Mi sembra ci sia un disamore assoluto ed esplicito del pubblico verso le nostre proposte. C’è uno spartiacque, che vedremo fra poco: l’uscita del film di Paolo Sorrentino, così atteso”. Così il regista Pupi Avati in un’intervista a The Hollywood Reporter Roma in occasione del premio alla carriera del Lucca Film Festival che riceverà questa sera.
“Il film della Cortellesi ha trascinato l’entusiasmo degli esercenti – ha spiegato Pupi Avati – ma se quest’anno Parthenope, il film di Sorrentino, non dovesse creare quel tipo di risposta, il problema tornerebbe in tutta la sua evidenza”.
Per il regista bolognese il problema del cinema italiano sono “I costi dei film”.
” Si fanno film troppo cari, con budget sconsiderati che si fondavano su un tax credit generosissimo. Le condizioni italiane sono, nel novanta per cento dei casi, quelle del basso costo. Sì, c’è stato Il Gattopardo, ed era un capolavoro. Ma quasi tutti gli altri grandi film italiani, quelli che hanno fatto la storia del nostro cinema, erano prodotti a basso costo”.
“Dovremmo tornare ad apprezzare il fatto di fare un film, che è una cosa meravigliosa, senza lamentarci per il cachet troppo basso – ha sottolineato Avati – Fare il regista è una possibilità meravigliosa. Zurlini impegnava la sua argenteria, pur di fare i suoi film”. (AGI)
TPA