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Cina: produzione industriale più 5,9% nei primi due mesi anno

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La produzione industriale in Cina è cresciuta del 5,9% su base annua nei primi due mesi dell’anno, ovvero 0,3 punti percentuali in meno rispetto al dato di dicembre. È quanto emerge dai dati ufficiali pubblicati oggi dall’Ufficio nazionale di statistica cinese.
Il dato dei primi due mesi dell’anno ha però superato le previsioni degli analisti, che si aspettavano una crescita massima del 5,3%.
Dei tre principali settori in cui l’Ufficio nazionale di statistica suddivide l’indicatore, quello che ha aumentato maggiormente la sua produzione a gennaio e febbraio è stato il settore manifatturiero (+6,9%), seguito dall’attività mineraria (+4,3%) e dalla produzione e fornitura di elettricità, riscaldamento, gas e acqua, che ha registrato un aumento dell’1,1%. I dati evidenziano in particolare la ripresa della produzione in alcuni segmenti, come l’industria automobilistica (+12%), quella tessile (+7%) e quella di trasformazione alimentare (+8,3%).
L’autorità statistica cinese ha pubblicato anche altri dati statistici, come le vendite al dettaglio, un indicatore chiave dello stato dei consumi, che sono cresciute del 4% su base annua, una percentuale che corrisponde alle previsioni degli analisti ed è superiore sia al dato di dicembre (+3,7%) sia a quello globale del 2024 (+3,5%).
Nel frattempo, il tasso ufficiale di disoccupazione nelle aree urbane si attestava al 5,4% alla fine di febbraio, 0,2 punti percentuali in più rispetto al dato registrato alla fine del primo mese dell’anno.
Gli investimenti in attività fisse sono aumentati del 4,1% su base annua nei primi due mesi dell’anno, superando significativamente anche il precedente record (+3,2%) e le previsioni degli esperti (+3,6%).
Nei segmenti in cui è suddiviso quest’ultimo indicatore, gli investimenti destinati al settore primario sono cresciuti del 12,2%, mentre quelli nell’industria sono aumentati dell’11,4% e quelli nel terziario dello 0,7%.
Allo stesso modo, gli investimenti nello sviluppo immobiliare sono diminuiti del 9,8% su base annua nei primi due mesi dell’anno, con un rallentamento di 0,8 punti percentuali rispetto al calo registrato nel 2024 (-10,6%), nel contesto di una prolungata crisi del settore che ha ostacolato la ripresa economica del Paese asiatico. (AGI)