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Ciclismo: Italia chiude Mondiale su pista con 4 podi, oro Milan

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Quattro medaglie, tra esse l’oro dell’impresa di Jonathan Milan nell’inseguimento individuale, è il buon bilancio dell’Italia ai 121esimi Campionati mondiali di ciclismo su pista. Alla ‘Super Arena’ di Ballerup in Danimarca, il movimento azzurro guidato dal commissario tecnico Marco Villa, il momento più bello è stato sicuramente quello di Milan. Una sorta di ‘gemello-diverso’ di Filippo ‘Pippo’ Ganna, assente a questa edizione dopo una lunga stagione anche su strada, Milan, 24 anni, si è preso la soddisfazione sia di succedere all’amico-rivale nell’albo d’oro e di trionfare stampando il nuovo record del mondo al termine dei 4 chilometri di gara fermando i cronometri su 3’59”153. Pesante che qualche ora prima il britannico Charlton aveva polverizzato il record di Ganna con 3’59”304. Questo mondiale è stato interpretato come primo passo di un percorso che porterà alla Olimpiade di Los Angeles 2028. Si sono visti all’opera giovani di belle speranze (Favero e Venturelli hanno 19 anni e altri, di pari valore, sono rimasti in Italia) e corridori consolidati, come il ‘profeta’ Elia Viviani, lo stesso Milan, Simone Consonni e il quartetto femminile. Prima dell’argento di Viviani nell’Eliminazione, erano stati conquistati l’argento con Consonni nell’Omnium e il bronzo delle ragazze nell’inseguimento a squadre (Letizia Paternoster, Chiara Consonni, Martina Alzini, Vittoria Guazzini e Martina Fidanza). Il settore velocità ha mostrato ulteriori progressi e ambisce legittimamente ad una qualificazione olimpica anche tra gli uomini. “La pista italiana è ai livelli di assoluta eccellenza – ha commentato il team manager delle Nazionali, Roberto Amadio –. I risultati, da Tokyo e Parigi, hanno suggellato la forza del settore endurance, la crescita della velocità e di juniores pronti a subentrare ai veterani. Questi Mondiali ci permettono di guardare ai prossimi anni con ottimismo: per confermare questi risultati bisogna dare continuità al progetto”. Presente in Danimarca anche il presidente federale Cordiano Dagnoni che ha aggiunto, “in questi anni abbiamo realizzato qualcosa di straordinario, consegnando allo sport italiano un settore modello per il resto del mondo e che ha ancora tanto da regalare” per poi concludere dicendo, “qui in Danimarca abbiamo visto che dietro gli attuali campioni scalpitano ragazzi pronti a prenderne l’eredità”. Dagnoni ha posto l’accento sugli impianti: “tutto questo giunge nonostante in Italia ci sia un solo impianto coperto utilizzabile solo parzialmente, abbiamo bisogno di strutture, per favorire sia il ciclismo di base che l’alto livello”. Vince il medagliere l’Olanda con 11 medaglie, 4 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Nel 2025 il Mondiale su pista di disputerà per la prima volta dal 1893 in Cile, al velodromo Penalolén di Santiago. (AGI)
BZ1/MRG