di Pompeo Benincasa
(operatore culturale)
Eccolo qui, uno degli oggetti del malaffare del sindaco di Riace, paese che conosco, molto vicino a Roccella Jonica, sede di uno storico festival jazz che ho frequentato spesso in questi ultimi 35 anni. Dunque, un paese arroccato, con stradine piccole piccole, con circa 600 abitanti, la metà stranieri, l’altro oggetto dello scandalo.
Il sindaco vuol fare la raccolta differenziata ma a Riace come a Castelbuono in Sicilia, in quelle strade, a stento passa una macchina. Forse conosce l’esperienza siciliana e pensa che questa sia la soluzione.
Certo poteva fare un bando per gli asini, ce ne sono tanti in Italia, ma a lui servivano quelli a quattro zampe. Quindi mette su lui le due cooperative miste che con gli asini raccolgono i rifiuti e fanno la differenziata. Gli asini sono animali straordinari e lavorano sodo. Ma non puoi mandarli alla Coop a fare la spesa nè chiedere loro di farsi la doccia quando vanno a lavoro ogni giorno. Quindi quel qualcuno che li porta tra i vicoli deve anche badare ai nostri asinelli, tutto il giorno, tutti i giorni.
Quanto è costato questo servizio rifiuti con gli asini? La cifra è di circa 90.000 euro l’anno. Un business pazzesco!
Che dice il pm di Locri? Che si doveva fare un bando. E per questo ne chiede l’arresto. Il gip del suo stesso tribunale gli contesta l’esiguità delle somme e il fatto che non ha neppure controllato le spese delle due cooperative per fare il servizio, pagare le persone che raccoglievano i rifiuti, pagare i contributi previdenziali e badare al sostentamento degli asini. In sostanza il gip ha dato dell’asino al suo collega e lo fa su tanti altri punti della sua richiesta. Che resta? La storia della carta d’identità fatta in un giorno? Embè? A Roma in aeroporto ho fatto la carta d’identità a mio figlio in 30 minuti. L’ha fatta velocemente perchè doveva sposare un calabrese e una straniera? E’ un reato? punibile con l’arresto?
A Bagheria abbiamo un sindaco a 5stelle che continua a fare il sindaco nonostante imputazioni molto più gravi.E non è manco ai domiciliari.
Però, c’è un ultimo punto e riguarda la discrezionalità della decisione sugli asini. E leggo commenti di asini che dicono sempre “Ah ma un ente pubblico non può, un Comune deve fare i bandi” .
Guardatevi attorno, nel vostro paese, nella vostra città, nella vostra regione: ogni giorno amministrazioni di ogni colore affidano a discrezione tutto. E per importi ben superiori.
In Sicilia se dovessi fare l’elenco dei beni e dei servizi affidati direttamente dai comuni non basterebbero le tavole di Mosè. E parlo di grandi città con milioni di abitanti, al Sud come al Nord, governate dal Pd o dalla Lega o dai falsi moralisti del M5S.
Qui parliamo di un borgo con 600 anime multicolori, di un paio di asini e dei loro tutori.