AGI – L’effetto Chiara Ferragni si fa sentire ancora una volta a Piazza Affari. È bastato che l’imprenditrice digitale, una delle 100 influencer più importanti al mondo, annunciasse che Safilo produrrà la sua prima linea di occhiali, per far balzare di quasi il 12% il titolo della società dell’occhialeria. Non è la prima volta: quando Ferragni è entrata nel cda di Tod’s, il titolo è schizzato del 13%; quando ha siglato una partnership con Monna Lisa, in due giorni i rialzi hanno superato il 50%.
Ma l’effetto-Ferragni si fa sentire solo di riflesso sui gruppi con cui l’imprenditrice collabora, mentre fa crescere ogni volta di più l’impero che ha costruito a partire da quella che era una passione. La ‘case history’ della più importante influencer italiana è ormai nota in tutto il mondo ed è diventata oggetto di studio anche ad Harvard e anche in quel caso, con l’hastag #TheBlondeSaladGoesToHarvard, lo ha raccontato su Instagram.
Ferragni, su Instagram, ha oltre 24,8 milioni di follower, a cui si aggiungono i 4,5 milioni di fan su TikTok. Secondo le ultime stime, sia dell’italiana DeRev che di HopperHQ, una delle piattaforme più importanti per la gestione dei social media, ogni post sponsorizzato vale per l’imprenditrice-influencer fra i 60 e gli 85mila dollari.
Alla presenza online Ferragni ha affiancato una galassia di imprese: c’è Tbs Crew, di cui è socia di maggioranza, che gestisce il blog e il marchio The Blond Salad; c’è Sisterhood, la società di consulenza per le attività di marketing, eventi e gestione di diritti d’immagine dei talent; c’è infine Fenice, che ha in portafoglio il marchio Chiara Ferragni Collection.
Recentemente l’imprenditrice ha liquidato i soci di minoranza: in alcuni casi, come quando ha fatto uscire la sorella da Sisterhood, le cose sono andate lisce e gli altri azionisti sono stati liquidati al valore nominale delle azioni; la rottura della partnership con l’imprenditore Pasquale Morgese ha invece avuto un conto molto più salato. Morgese era entrato nel gruppo che fa capo all’influencer subentrando all’ex fidanzato e aveva lavorato con lei a una collezione di scarpe.
Nel 2020 le tre società hanno realizzato ricavi per quasi 20 milioni di euro. A fare la parte da leone è stata Sisterhood, che ha registrato ricavi per quasi 13 milioni, in crescita del 14%, e un utile di oltre 5 milioni. Tbs Crew, invece, lo scorso anno ha visto i ricavi calare da 6,5 a 4,8 milioni, complice la pandemia; al tempo stesso, pero’, un forte taglio dei costi ha fatto impennare l’utile, che è quasi triplicato a 1,32 milioni. A rovinare il quadro è la Fenice, che su un fatturato di 1,32 milioni ha registrato una perdita di 3,48 milioni; in questo caso è stato proprio il divorzio con Morgese, con maxipenale da 4 milioni annessa, a pesare sul conto economico.
L’impero di Chiara Ferragni, al di là di quelli che sono i valori di bilancio, ha portato l’imprenditrice a costruire nel tempo un solido patrimonio. Le stime, fra aziende, case e altri assets, parlano di un gruzzolo da 40 milioni: considerato che Forbes, nel 2017, lo stimava in 9 milioni di dollari, la progressione è stata importante. La 34enne, inoltre, non deve dividerlo nemmeno col marito: lei e Fedez, infatti, sono in separazione dei beni.
Source: agi