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Champions League. Manchester City e Chelsea, l’Europa è vostra!   

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di Lorenzo lavacca

Allo stadio Do Dragao di Oporto si gioca il match valido per la finale di Champions League tra Manchester City e Chelsea. In questo sabato sera, infatti, una delle due squadre inglesi alzerà al cielo la “Coppa dalle grandi orecchie” laureandosi campione d’Europa.

La finale si sarebbe dovuta disputare nello stadio di Istanbul, in Turchia, ma per motivi legati alla pandemia di Covid 19 l’evento è stato dirottato in Portogallo. 

Per il City, campione d’Inghilterra in carica, sarebbe la prima volta nella sua storia: la squadra di Pep Guardiola è parsa solida nelle sue idee offensive e gioca forse il miglior calcio del continente. I blues, d’altro canto, hanno battuto proprio i citizens in trasferta per 2 a 1 nel match giocato circa 20 giorni fa, chiudendo in classifica al quarto posto e dimostrando di essere in un ottimo momento di forma: vincere la finale significherebbe raggiungere il Chelsea di Di Matteo del 2013 e archiviare la seconda Champions della sua storia.

Pochi i dubbi sulle formazioni, già collaudate durante quest’anno. Guardiola si affiderà al solito 4-3-3: Foden,  Gundogan e Fernandinho a scambiare con De Bruyne falso nueve lì davanti; Mahrez e Bernardo Silva le ali offensive; difesa blindata con Walker, Stones, Ruben Dias e Zinchenko a proteggere la porta di Ederson.

Il tecnico del Chelsea Tuchel  dovrebbe invece schierarsi con il 3-4-2-1: in porta Mendy coadiuvato dal capitano Thiago Silva, Christensen e Rudiger; a centrocampo spazio al duo Jorginho-Kantè, uno dei più completi in Europa, con Azpilicueta e Chilwell sulle fasce; in attacco giocherà Werner con Mount e Pulisic esterni offensivi.

La partita, diretta dall’arbitro Mateu, sarà all’insegna dell’equilibrio ma paradossalmente il Chelsea, che parte come sfavorito,potrebbe soprendere sin dai primi minuti una non impeccabile linea difensiva come quella dei citizens, ma dall’altra parte ci sarà uno degli allenatori più vincenti di sempre che sicuramente non si farà cogliere impreparato.