“Il centrodestra sembra invincibile e oggi i numeri dicono che lo è a livello nazionale. Ma io dico che vince perché c’è Forza Italia, cioè ha una forza che per quanto vale sposta l’ago della bilancia, mentre il centrosinistra fa fatica ad averla. Questo spazio deve essere occupato”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervenendo alla conferenza programmatica di Italia Viva in città.
“Secondo me è una buona idea” ha detto riguardo alla lista proposta da Emma Bonino per le Europee “Stati Uniti d’Europa, ma vorrei che le forze fossero convinte di essere radicalmente nel mondo del centrosinistra, poi cerchiamo i modi di collaborare e creare un’anima riformista vera. A Milano – ha proseguito – noi semplifichiamo dicendo che il 50% è a destra e il 50% è a sinistra, in realtà è un terzo sinistra, un terzo destra e un terzo centro. C’è un ambito moderato. Noi dobbiamo credere che ci sia questo tipo di spazio, dopodiché la discussione sul campo largo in questo momento lascia il tempo che trova. Le elezioni politiche saranno nel 2027, oggi uno non dovrebbe parlare di campo largo, ma di programmi e idee. Dobbiamo essere convinti che questa parte politica serva e io ne sono convinto”.
Quanto al suo futuro, Sala ha ribadito: “Mi piacerebbe rimanere in politica” ma “non ho un partito”, “il mio partito oggi è Milano, il giorno dopo che non sarò più sindaco non avrò più questo partito. È evidente che una casa dovrò trovarla. La mia riflessione è: ‘dove darò il mio contributo in futuro nel centrosinistra? Nel Pd o in un’area riformista?’. Devo cercare di stimolare e di essere vicino a tutti quelli che hanno l’ambizione di portare via governo di questo paese da questa gente qua. Questo essere conservatori in modo anche bieco non si spiega con la modernità di cui abbiamo bisogno. La politica non deve essere solo testimonianza ma a sinistra c’è chi si accontenta di fare l’anima bella” e questo “non va bene, bisogna anche vincere, troviamo le formule. Io voglio essere – ha concluso – parte di qualcosa che ci porta a vincere. Credo che già le europee possano essere una occasione”. (AGI)
MIK/RED