L’Italia, come viene fatto in molti casi per cittadini italiani detenuti all’estero, non ha alcuna “volontà di interferenza, ma ha la chiara intenzione di far pressione per verificare che le condizioni di detenzione rispettino le normative europee che richiamano alla tutela dei diritti umani”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine dell’incontro alla Farnesina con il Ministro degli Affari Esteri di Ungheria, Péter Szijjártó.
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Ministro degli Affari Esteri di Ungheria, Péter Szijjártó.
Il Vicepremier – si legge nella nota della Farnesina – ha ribadito innanzitutto l’attenzione con cui il Governo continua a seguire il caso di Ilaria Salis e ha espresso soddisfazione per l’anticipo della prossima udienza al 28 marzo (inizialmente prevista per maggio). Allo stesso tempo ha consegnato al Ministro ungherese un nuovo, dettagliato promemoria sulle condizioni detentive della connazionale, evidenziando la necessità di un giusto processo e dell’assicurare la dignità e i diritti fondamentali della Signora Salis, sul cui caso è costante l’impegno dell’Ambasciata d’Italia a Budapest.
Il Ministro Tajani e il Governo italiano da tempo hanno preso l’iniziativa di affrontare il tema delle condizioni di detenzione della Signora Salis, come viene fatto in molti casi per cittadini italiani detenuti all’estero. Senza nessuna volontà di interferenza, ma con la chiara intenzione di far pressione per verificare che le condizioni di detenzione rispettino le normative europee che richiamano alla tutela dei diritti umani. Ed è quanto il Governo italiano continuerà a fare in questo come in altri casi simili.
Nel corso dell’incontro, il ministro Szijjártó ha presentato le priorità della prossima Presidenza ungherese del Consiglio UE. I Ministri hanno poi avuto un confronto sui principali dossier internazionali ed europei, soffermandosi in particolare sulla situazione nei Balcani Occidentali. Con riferimento alla Bosnia Erzegovina, Paese di prioritario interesse tanto per l’Italia quanto per l’Ungheria, che infatti assicura il comando della missione EUFOR Althea (Italia svolge il ruolo di Vice Comandante), Tajani ha ribadito l’impegno del Governo a sostegno del percorso europeo di Sarajevo e ricordato che si recherà in visita nel Paese la prossima settimana.(AGI)