Roma, 21 dicembre 2015 – “La restituzione parziale dei soldi del Bambin Gesu’ è una chiara ammissione della propria colpevolezza e visto che sono il frutto della donazione dei cittadini, il reato penale esiste e va intrapresa una azione a tutela dei cittadini che hanno donato in favore dell’istituto che svolge azioni benefiche. La magistratura apra una azione penale e proceda a garanzia di tutti ad effettuare un “sequestro per equivalente” dei beni del Cardinale Bertone”.
Il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, interviene dopo l’atto compiuto dal prelato, che dice di donare la somma di 150.000 euro a titolo volontario, cercando di discolparsi di avere utilizzato quelle somme a titolo personale e giustificandosi che oggi quella somma donata è il frutto “di aver lavorato per tanti anni, ricevendo un poco di stipendio e poi qualche offerta benevola che ho sempre riutilizzato per aiutare persone in stato di bisogno”.
L’Istituto aveva richiesto indietro i soldi spesi indebitamente dall’alto prelato, per ristrutturarsi l’attico dove adesso vive. Insomma conclude Finocchiaro, questa vicenda è ancora tutta da chiarire e visto che le beneficenze sono soldi degli italiani, che hanno pure portato in deduzione della propria dichiarazione dei redditi, è giusto che le autorità nazionali intervengano.