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Carceri: Zuppi, sofferenza detenuti in preoccupante aumento

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“L’emergenza carcere c’è da sempre: è un problema che va affrontato con risolutezza perché la sofferenza dei detenuti è in preoccupante aumento”. Così mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana parlando oggi nel capoluogo emiliano romagnolo davanti a circa 200 persone, tra volontari e addetti ai lavori, durante il convegno ‘Carcere, esecuzione penale esterna e volontariato: bisogni, idee e sfide fra presente e futuro’ organizzato dal garante dei detenuti Roberto Cavalieri. “Il report sul volontariato carcerario presentato oggi – ha aggiunto – propone soluzioni adeguate, a partire da temi che possono sembrare marginali, ma che in realtà non lo sono, come l’assenza dei prodotti per l’igiene”. “Il ruolo del volontariato – ha concluso l’arcivescovo – è centrale nel sistema carcerario, anche perché contribuisce a fare cultura fuori da pregiudizi e distorsioni”. Il volontariato penitenziario rappresenta per il detenuto “un supporto fondamentale per ripartire, durante la pena e al suo termine”, ha spiegato Roberto Cavalieri. “Gli interventi a favore dei detenuti devono poter contare sulla collaborazione degli enti locali e dell’amministrazione penitenziaria. Dunque, serve lavorare insieme per superare le sfide che il carcere propone incessantemente”. Sul tema del lavoro in carcere, poi, il garante è andato contro gli stereotipi: “Non è detto che il lavoro sia l’antidoto per tutti i detenuti, anche perché non tutti possono ottenerlo. Serve, quindi, valutare percorsi diversi”. Inoltre “i dati ci dicono che il lavoro in carcere non necessariamente è uno strumento utile a contrastare le recidive”, ha concluso. (AGI)