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Carceri, balneari, Rai e manovra.Tutti i dossier di settembre

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Giunto quasi al termine il lungo weekend di ferragosto, governo e parlamentari si godono gli ultimi scampoli di vacanze prima di rimettere mano ai dossier ‘caldi’ che li attendono alla ripresa dell’attività a settembre. L’esecutivo potrebbe tornare a riunirsi già l’ultima settimana di agosto: tra i nodi sul tavolo il nome del commissario italiano da indicare a Bruxelles. Ma anche l’emergenza carceri, con il governo che sta studiando un nuovo provvedimento dopo il decreto approvato a inizio agosto. Altro dossier da affrontare i nuovi vertici Rai. Ma anche l’annosa quaestio delle concessioni balneari. L’ipotesi è una soluzione ‘ponte’ con una nuova mini proroga – attraverso una interlocuzione con l’Ue – che potrebbe essere inserita in un decreto ad hoc ‘salva infrazioni’, sulla falsa riga di quello già approvato lo scorso anno per chiudere alcune ‘diatribe’ aperte con Bruxelles. Ha poi acquistato rilevanza negli ultimi giorni, sull’onda delle Olimpiadi, il tema della riforma della legge sulla cittadinanza, con l’apertura di Forza Italia a ragionare sullo ius scholae e il niet leghista. Insomma, i dossier sono numerosi e, soprattutto, per il governo c’è la manovra che incombe, con la scadenza del 20 settembre, data entro cui deve essere presentato il piano strutturale, ovvero il nuovo documento che delinea la cornice della finanza pubblica e che sarà alla base della legge di bilancio. Anche per evitare ‘fughe in avanti’ e temi che potrebbero creare fibrillazioni nella maggioranza e nel governo, come ad esempio il fronte dei diritti, il capogruppo di FdI Tommaso Foti nei giorni scorsi ha già messo le mani avanti, circoscrivendo il campo d’azione: “Al rientro di settembre ci aspettano il disegno di legge sicurezza e quello sul lavoro. Due capisaldi per il centrodestra sui quali c’è massima intenzione di andare spediti in modo da farli diventare legge entro la fine dell’anno”.
Ed è proprio il ddl sicurezza tra i primi provvedimenti che la Camera si troverà ad affrontare. Slittato a dopo la pausa estiva anche a causa delle proteste delle opposizioni, il provvedimento contiene diverse norme al centro delle contestazioni, con ben tredici tra nuove fattispecie di reato e aggravanti. Si va dal carcere per le detenute madri allo stop alla cannabis light, dalla cosiddetta norma ‘anti-Gandhi’ fino al reato ribattezzato ‘anti-Tav’, dal reato di rivolta nelle carceri e nei centri di accoglienza fino al reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”. L’approdo in Aula per la discussione generale è già fissato per il 10 settembre. Slittato a settembre per divergenze interne alla maggioranza, alla ripresa governo e centrodestra dovranno sciogliere il nodo Rai: Camera e Senato sono chiamati a eleggere rispettivamente due componenti a testa del nuovo Cda e serve un’intesa. Serve tanto più anche per quel che riguarda il voto sui vertici di viale Mazzini in Vigilanza, dove è necessario un accordo con le opposizioni (o parte di esse) per incassare i due terzi richiesti dalla legge. A settembre il Parlamento dovrà anche eleggere un giudice della Corte Costituzionale, in sostituzione di Silvana Sciarra, scaduta da quasi un anno. La seduta comune è già convocata per martedì 17 settembre alle ore 15.30 e il presidente Fontana ha fatto sapere che si procederà con una convocazione settimanale ad oltranza finché non ci sarà fumata bianca. A settembre inizia anche l’iter del ddl concorrenza, approvato dal Cdm prima della pausa estiva e che contiene anche il tema delle concessioni autostradali: una parte dei pedaggi andrà nelle casse dello Stato. Il provvedimento dovrebbe approdare alla Camera, mentre il decreto Proroghe-omnibus – con misure che spaziano dal fisco agli enti locali fino al sostegno agli sfollati delle Vele di Scampia e l’aumento da 100mila a 200mila euro della flat tax per chi trasferisce dall’estero la propria residenza fiscale in Italia – dovrebbe essere assegnato al Senato.
Ma il primo dossier su cui il governo dovrà mettere mano è il nuovo commissario italiano. Entro il 31 agosto infatti l’esecutivo deve indicare a Bruxelles il candidato per un posto ‘di peso’ nella nuova Commissione europea guidata nuovamente da Ursula von der Leyen. Il nome del ministro Fitto resta in pole position e la possibile riunione del Cdm nell’ultima settimana di agosto potrebbe essere l’occasione per condividere all’interno dell’esecutivo il ‘prescelto’ da ufficializzare poi a Bruxelles. Altro tema ‘caldo’ il sovraffollamento delle carceri. Il governo sta studiando un nuovo intervento dopo il decreto convertito in legge prima della pausa estiva. Ma le soluzioni da adottare fanno discutere, con tensioni che si registrano anche tra gli stessi alleati. Da sbrogliare c’è poi la matassa della riforma della custodia cautelare, annunciata dal Guardasigilli ma ‘frenata’ da FdI. Va a settembre anche la proposta di legge Giachetti contro il sovraffollamento delle carceri che prevede la concessione della liberazione anticipata. A settembre ripartirà anche l’iter del premierato in commissione Affari costituzionali di Montecitorio. Svolte le audizioni, la riforma costituzionale dovrebbe entrare nel vivo, ma non è escluso che i tempi si allunghino: innanzitutto perché, come preannunciato dal presidente di commissione ma anche dal governo, la riforma dovrebbe procedere parallelamente alla separazione delle carriere dei magistrati, sempre all’esame della stessa commissione essendo riforma costituzionale, sia perché la ministra Casellati ha aperto a possibili modifiche al testo. Infine, dovrebbero approdare in Aula della Camera le nuove norme sul lavoro. Per quel che riguarda il Senato, dopo la pausa estiva dovrebbe ripartire l’esame della proposta sul fine vita: il 17 settembre è previsto l’avvio della discussione in Aula, ma l’iter in commissione non è ancora stato avviato, quindi è altamente probabile un rinvio. Sempre al Senato è atteso in Aula il testo sulla maternità surrogata reato universale, caro a FdI, a un anno dal via libera della Camera. Palazzo Madama sarà chiamato anche a sciogliere gli ultimi nodi sulla riforma del codice della strada, cara invece alla Lega, che ha già incassato il via libera della Camera ma sulla quale ‘pesano’ quasi 500 emendamenti. E sempre sul fronte diritti, il tema della riforma della legge sulla cittadinanza: FI a settembre si dovrebbe riunire per predisporre un testo sullo ius scholae, su cui poi poter trovare una sintesi in Parlamento, mentre dovrebbe essere calendarizzata per ottobre la mozione del Pd. (AGI)
SER