Un'”importante occasione per conoscere meglio il rischio presente sul territorio e la pianificazione prevista in caso di emergenza”. Così il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, definisce l’esercitazione di Protezione civile ‘Exe Flegrei 2024’, che oggi è entrata nel vivo. “Conosciamo già quanto i cittadini siano diffidenti e refrattari, specie nel Sud, di fronte alle iniziative di prevenzione anche non strutturale – ha aggiunto – ma lo Stato deve fare il proprio dovere a prescindere dal tasso di adesione alla esercitazione e deve fornire tutte le utili informazioni affinché venga adottata, al reale verificarsi dell’evento, una condotta appropriata. Dopodiché, ognuno resta responsabile delle proprie azioni”. L’esercitazione di Protezione civile, voluta dal governo nazionale, d’intesa con la Regione Campania e gli enti locali interessati, serve a testare il Piano di allontanamento della popolazione, previsto nel più ampio Piano per il rischio vulcanico. Oggi è stata simulata la variazione di alcuni parametri del vulcano, segnalati dalla Commissione Grandi Rischi, e il conseguente Comitato operativo, presieduto a Roma dal capo Dipartimento, Fabio Ciciliano.
Questo pomeriggio, a San Marco Evangelista, si sta attivando la Di.Coma.C, ovvero il luogo da cui verrebbe coordinato, in caso di emergenza reale, l’allontanamento degli abitanti dell’area flegrea. Tra le varie attività, domani verrà testata la messa in sicurezza dei beni culturali presenti nel Castello di Baia a Bacoli e nel pomeriggio verrà messo alla prova il Piano di allontanamento dell’Accademia dell’Aeronautica a Pozzuoli. Nella giornata di sabato, invece, entrerà in gioco la popolazione locale, che i vertici della Protezione civile si augurano possa partecipare numerosa. (AGI)