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Calenda: a sinistra guida Conte e porta Pd a sbattere

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L’esito del voto in Basilicata indica “che si vince con la serietà. I cittadini sono stanchi dell’estremizzazione ideologica che non porta da
nessuna parte”. Lo sottolinea, in una intervista a Il Messaggero, il leader di Azione Carlo Calenda.
“Quando da un lato hai un candidato europeista,
moderato e liberale come Bardi e dall’altro Giuseppe
Conte che urla, mette veti, che promette sussidi a pioggia e
vuole chiudere il petrolio in Basilicata, la sinistra è
destinata a perdere. Questo vale anche a parti invertite come in Sardegna, dove la destra correva con il Trux”, spiega. Per Calenda, inoltre, un ‘campo larghissimo conservatore’, cioé l’alleanza di Azione e Iv con il centrodestra come è accaduto appunto nelle elezioni lucane, non è esportabile. “Non vedo campi larghi, solo un unico campo brullo – osserva Calenda – l’obiettivo di Azione non è cambiato: costruire un
grande partito della Repubblica che chiuda la stagione di un
bipopulismo improduttivo e fazioso”, un’operazione che si compie “con una larghissima coalizione e con il ritorno al proporzionale”.
La sinistra, a giudizio del leder di Azione, “è preda di una crisi irreversibile di posizionamento: comanda Conte, Schlein non riesce a gestirlo. Il Pd si sta dando fuoco come un bonzo. L’unica regione resterà la Sardegna, dove ha vinto Todde, dei 5S, per 1.600 voti. Conte sta riuscendo a far perdere ai dem tutte le regioni, a distruggere il Pd e la sua leadership, che è il suo obiettivo. Se non lo fermano li porterà a sbattere”.