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Calcio: scontri derby, arrestato capo ultrà Lazio

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Il capo degli Irriducibili della Lazio e un ultrà della Roma arrestati, un poliziotto ferito a una caviglia da una bomba carta: è questo il bilancio degli scontri fra tifosi per il derby della Capitale che questa volta si sono consumati più di otto ore prima della partita, alle 9,30 del mattino. Un gruppo di 200 tifosi della Lazio con il volto travisato si sono mossi da Giusti della Farnesina verso il Bar River dove un centinaio di tifosi romanisti sono gli sono andati incontro per scontrarsi.
L’intervento della Polizia, anche con i lacrimogeni, ha evitato che la situazione precipitasse. La Polizia Scientifica ha ripreso gli scontri e si è poi messa al lavoro per individuare ulteriori responsabilità. Sul luogo degli scontri e lungo le vie di fuga sono stati sequestrati caschi, utilizzati per possibili travisamenti, mazze, bastoni, cacciaviti e un grosso coltello che si usa per tagliare il sushi.
Due ultrà romanisti che si erano fatti refertare per ferite lacero contuse in un ospedale della Capitale sono stati condotti negli uffici della Digos.
Claudio Corbolotti, il capo degli Irriducibili della Lazio, è stato arrestato per rissa aggravata e porto d’armi nel corso di manifestazioni sportive perché sarebbe stato trovato in possesso di un bastone. Era già stato condannato a un anno per il blitz del 24 aprile del 2019 nel quale alcune decine di ultras laziali a due passi da Piazzale Loreto, a Milano, esposero uno striscione in “onore a Benito Mussolini”. Arrestato anche un ultrà romanista di 41 anni.
A loro si è aggiunta una tifosa laziale arrestata dentro l’Olimpico per resistenza a pubblico ufficiale e sei denunciati per possesso di fumogeni allo stadio.
“È da tempo che lanciamo l’allarme che dentro e attorno agli stadi gli episodi di violenza stanno aumentando in modo esponenziale”, ha denunciato il Segretario Generale del sindacato di Polizia Sap, Stefano Paoloni, “quella di oggi è
l’ennesima dimostrazione che anche il livello di pericolosità degli scontri continua a crescere”. “Servono interventi rapidi e nessuna tolleranza per chi usa violenza”, ha aggiunto Paoloni, “ed è fondamentale il sostegno da parte delle società di calcio per condannare questi episodi. Anche per questo, nei mesi scorsi, abbiamo lanciato l’appello per istituire una Giornata contro la violenza negli stadi in memoria dell’ispettore Filippo Raciti”. (AGI)