“Durante l’incontro di ieri del Gruppo di Lavoro comunitario a 27 sullo Sport, l’Italia ha sollevato il tema del modello calcistico europeo. Pur non volendo entrare nel merito delle ultime sentenze sul settore sportivo emesse dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, abbiamo condiviso con gli altri Stati Membri l’importanza attribuita alla valorizzazione del modello calcistico europeo, che tuteli e promuova l’educazione, l’inclusione sociale, l’accessibilità e la solidarietà, partendo dai livelli di base, fino ai livelli più strutturati e competitivi. Tali caratteristiche sono fondamentali in tutti gli sport e, in particolare nel calcio, per la sua dimensione popolare e il significativo impatto a livello economico e sociale nelle nostre comunità”. Lo dichiara il ministro per lo Sport e i Giovani a seguito del Gruppo di lavoro comunitario a 27 tenutosi ieri a Bruxelles.
“L’Italia ha quindi ritenuto opportuno proporre l’apertura di un dibattito all’interno del Gruppo tecnico europeo, che possa portare a una riflessione complessiva e comune su tale importante tematica – aggiunge il ministro Abodi – la grandissima parte degli Stati membri dell’UE ha accolto con favore la nostra impostazione che mira a migliorare il settore calcistico attraverso la valorizzazione dei principi di efficienza, responsabilità e trasparenza. La Presidenza belga attiverà un ulteriore approfondimento della tematica coinvolgendo anche la Commissione europea”. (AGI)
TPA