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«Il modello Caivano ha funzionato: per questo abbiamo deciso di esportarlo anche per altre realtà», spiega al Mattino il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, rivendicando che «alla base, però, c’è un lavoro collettivo che prevede una grande sinergia istituzionale: altrimenti tutto questo non sarebbe possibile». Mantovano si dice «personalmente grato” a Sergio Mattarella per la sua visita privata dei giorni scorsi a Caivano, “che lo stesso don Patriciello – aggiunge – ha appreso poco prima”. “Un gesto di vicinanza nei confronti degli abitanti di Caivano ma anche di apprezzamento del lavoro di chi ha reso possibili questi risultati ora sotto gli occhi di tutti”, rimarca Mantovano. “L’ho trovata una cosa bellissima ‘improvvisata’ e non posso che dire grazie a Mattarella», aggiunge.
Quanto a don Patriciello, «la rinascita di Caivano – riprende – ha avuto, non solo come atto iniziale ma anche come seguito, l’intervento di questo sacerdote che ha reso tutto possibile con il suo appello iniziale a Giorgia Meloni. Ma poi, passo dopo passo, ha seguito la realizzazione del progetto chiarendo subito come avrebbe espresso eventuali critiche. E, soprattutto, in questi mesi ha dato fiducia alla popolazione”. “È stato importantissimo specie nella fase più drammatica: penso allo sfratto delle 36 famiglie con legami con la camorra. Ha rassicurato tutti come il governo non avrebbe mai messo in mezzo a una strada le famiglie ma avrebbe usato il pugno duro solo per chi occupava senza aver alcun titolo». (AGI)
