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Caivano Camp: laboratori di astrofisica per 200 bambini.

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Osservare il sole e il cielo, parlare del pianeta Terra e della luna, laboratori di gioco che avvicinano il ragazzi alle scienze e in particolare all’ astrofisica. Nell’ambito dell’iniziativa Illumina Caivano Camp, circa 200 bambini, di età compresa tra i 9 e i 15 anni, hanno osservato il sole e il cielo diurno con telescopi professionali, e hanno parlato della comunicazione Terra-Spazio, entrando così nel pieno della seconda “settimana spaziale” che vede affiancare Sport e Salute, società promototrice di Illumina Caivano Camp, da Iliad e dall’associazione “Il cielo itinerante”, fondata dall’astrofisica Ersilia Vaudo. La giornata di oggi è dedicata proprio alla valorizzazione delle due “Settimane Spaziali”, immaginate come strumento per la lotta alle diseguaglianze educative. Presso il nuovo centro sportivo Pino Daniele di Caivano, i ragazzi hanno svolto le attività realizzate in collaborazione con la Struttura commissariale di governo per Caivano, guidata dal commissario straordinario Fabio Ciciliano e hanno incontrato Ersilia Vaudo; Marta Schifone, deputata di Fratelli d’Italia e presidente dell’Intergruppo Stem alla Camera dei deputati. È intervenuto a distanza Benedetto Levi, amministratore delegato di Iliad, per rinnovare l’impegno dell’azienda nello sviluppo delle competenze dei giovani per un futuro più inclusivo e sostenibile. L’obiettivo del percorso realizzato con i ragazzi di Caivano è promuovere lo studio delle materie scientifiche, con attività interattive, giochi e laboratori pensati per bambini e bambine che vivono in situazioni di povertà educativa. “Nel 2023 abbiamo coinvolto oltre 500 bambini in tutta Italia, erogando più di 200 ore di formazione – ricorda l’Ad Benedetto Levi – Caivano rappresenta una delle realtà del nostro Paese che non possono essere lasciate indietro. In iliad, crediamo che connettere le persone significhi anche promuovere una società più equa, a partire dallo sviluppo delle competenze necessarie per recepire le sfide del futuro.” “Ciò che intendiamo fare è portare il cielo dove non arriva”, dice l’astrofisica Ersilia Vaudo, presidente del Cielo Itinerante, che auspica di poter assicurare una presenza diffusa e stabile sul territorio per mantenere una continuità nel rapporto con i bambini, “non solo finalizzata all’estate ma distribuita anche lungo l’anno scolastico.” Durante le Settimane Spaziali, è stata testata anche una nuova formula di formazione che vedrà ancora collaborare Iliad e Il Cielo itinerante, nel 2025, con il progetto “l’Accademia del Cielo”, finalizzato a formare neolaureati e laureandi alle attività di divulgazione sui territori, anche in collaborazione con le università locali. (AGI)