Si chiude un anno complicato per l’intera popolazione mondiale.
L’anno del Covid ha trasformato radicalmente il nostro modo di vivere, la nostra economia, il nostro sistema relazionale ma ha creato anche nuove consapevolezze. Innanzitutto sull’esigenza di una sanità pubblica da rafforzare e da rendere centrale per evitare che eventuali, nuove emergenze sanitarie possano provocare in futuro le migliaia di vittime mietute dal Covid.
E poi una nuova concezione ecologica ed economica. L’economia esce “distrutta” in tutte le parti del mondo a causa della pandemia e gli effetti della crisi li avvertiremo in maniera significativa anche negli anni a venire.
Gli Stati Nazionali hanno affrontato la crisi quasi omologando le iniziative nella battaglia al virus e “finalmente” abbiamo visto i primi vagiti di un’Europa politica, assolutamente indispensabile per affrontare questa crisi epocale, pur fra contraddizioni ed egoismi nazionali, e, forse per la prima volta, si la pubblica opinione ha avvertito chiaramente che un’entità politica sovranazionale nel nostro continente può e deve esistere. Un’Europa che deve necessariamente abbattere l’eurocrazia, che tanto danno a fatto in tutto il continente e molte volte soprattutto a noi italiani.
Il 2020, anno difficile, ha visto alcuni spiragli di cambiamento, con una inversione che vede indebolite le forze di quel populismo scellerato che stava tentando uno scontro frontale fra egoismo e solidarietà.
In questo quadro abbiamo visto in Italia le istituzioni ondeggiare fra l’incapacità di comprendere le vere esigenze di un Paese in difficoltà e misure tampone per porre un argine emergenziale alla grave crisi economica, senza una visione strutturale dei problemi.
Il Paese sconta la mancanza di una classe dirigente “autorevole” e capace di affrontare con determinazione le problematiche negative che attanagliano le imprese e i contribuenti italiani.
Noi di Confedercontribuenti chiudiamo un anno che ha visto una forte ripresa dell’attività associativa e del rafforzamento territoriale, ma anche un significativo rilancio del nostro quotidiano, che oggi vede una redazione forte e autorevole diretta da un grande professionista come Antonello Longo.
La Confederazione si sta rafforzando in tute le regioni con nuovi dirigenti e, a livello centrale, entro il mese di Gennaio vedrà un nuovo coinvolgimento di uomini e donne nelle varie strutture associative sia nazionali che regionali.
Le battaglie per la salvaguardia delle imprese italiane e dei contribuenti saranno “centrali”, soprattutto in vista di una prospettata riforma fiscale, rispetto ai nuovi adempimenti nel rapporto con le banche che ci vengono imposti dalla UE, per far fronte alla terribile vicenda che riguarda la grande speculazione finanziaria sui cosiddetti crediti deteriorati, alla necessaria riforma della burocrazia nazionale e alla crescente esigenza di una digitalizzazione di massa, specie nel momento in cui prevarrà sempre più il lavoro a distanza.
Ma serve anche una chiara e inderogabile riforma della politica, una riforma della partecipazione democratica e la sconfitta della “casta” che si è fatta classe dirigente. Una riforma democratica del sistema di rappresentanza dei “corpi” intermedi e soprattutto un patto unitario fra tutti coloro che rappresentano gli interessi reali del Paese.
Non c’è tempo da perdere e noi ci faremo protagonisti di tante proposte di cambiamento. Guarderemo anche alla formazione, attraverso la scuola di formazione nazionale, come elemento centrale per fare crescere i nostri gruppi dirigenti.
Non ci faremo “intimorire” da chi tenta di bloccare le nostre iniziative utilizzando la censura sull’uso di uno strumento ormai antidemocratico come è diventato, per molti versi, facebook, specie quando si affrontano temi centrali per la liberazione degli uomini e delle donne dal ricatto spesso mafioso, come nel caso della battaglia sulle aste giudiziarie.
Lavoreremo a migliorare la comunicazione e la partecipazione. Lavoreremo per un’Italia migliore.
Con un grande e rinnovato entusiasmo, rivolgo agli uomini e alle donne di Confedercontribuenti gli Auguri per un nuovo anno di successi personali e imprenditoriali. Grazie ai miei vicepresidenti e a tutta la struttura nazionale.
Buon Anno
Carmelo Finocchiaro
Presidente Nazionale Confedercontribuenti