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Bonaccini: "Per gestire il Recovery plan serve la collaborazione delle Regioni"

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AGI – “Nessun governo, neppure il migliore del mondo, è in grado di mettere a terra 209 miliardi di euro in sei anni se non c’è il contributo e la collaborazione con le Regioni, e non c’è nessuna Regione da sola, senza una strategia nazionale, che possa fare la stessa cosa”. Risponde così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, e dell’Emilia-Romagna, a chi gli chiede del coinvolgimento degli enti locali regionali nella governance per il Recovery Plan.

Io ho inviato a nome dei presidenti giovedì scorso una lettera al presidente del Consiglio – spiega – chiedendo un incontro sul Recovery Plan perché abbiamo avuto in questi mesi diversi incontri coi ministri competenti, a partire dai ministri Amendola e Boccia, e mi pare che non ci sia ancora concreta e completa comprensione di quali saranno le risorse destinate alla messa a terra nei territori dei progetti”.

“Noi come Regione Emilia-Romagna il nostro compito lo abbiamo fatto perché abbiamo già chiaro quali sono i progetti, una volta acquisito quale è la disponibilità economica, che potranno essere finanziati. Condivido – sottolinea – che le priorità vadano ad alcune voci come ad esempio la digitalizzazione oppure il tema degli investimenti sulla sostenibilità ambientale”.

Secondo Bonaccini non vi è dubbio che l’incontro “avverrà, e sarà in quella sede che chiederemo esattamente come e quanto essere coinvolti. A me stesso e ai miei colleghi ho detto di evitare progetti che non abbiano strategicità per i prossimi decenni. Dobbiamo mettere in campo progetti che colmino i ritardi che storicamente questo Paese ha”.

Aggiunge il presidente dell’Emilia Romagna: “Sono indiscrezioni, ma se davvero sono solo nove i miliardi di euro per la sanità pubblica previsti nel Recovery Plan c’è qualcosa che non torna“. Così il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle regioni Stefano Bonaccini presentando la nuova campagna regionale di screening dedicata agli asintomatici del Covid. “Sapete il mio e nostro pensiero come regione rispetto all’utilizzo dei 36 miliardi del Mes”, aggiunge.

“Non possiamo decidere noi, mi rimetto alle decisioni del Governo seppur noi confidavamo di poter accedere a quel fondo perché già ieri avremmo avuto 36 miliardi di euro sulla sanità. Io rispetto chi non è d’accordo, ma ricordo che è accaduto qualcosa in quest’anno, qualcosa che prima non si immaginava e che si chiama pandemia globale che ha cambiato le carte in tavola del mondo e ovviamente nel nostro paese. Ci era stato persino detto che al Mes non vi si accederà perché quei fondi torneranno nel Recovery Plan ma se sono solo nove miliardi è un quarto. Quindi – sottolinea – io su questo voglio condividere l’appello che ha fatto il ministro Speranza a immaginare che le risorse siano molto superiori ai potenziali, si dice, nove miliardi di euro”.

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Fonte: politica agi


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