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Bielorussia, Lukashenko respinge le accuse: "Abbiamo agito per un allarme bomba"

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AGI – Il dirottamento dell’aereo Ryanair Atene-Vilnius da parte dei caccia di Minsk è avvenuto in seguito ad un allarme bomba e la Bielorussia ha agito “legalmente” dirottando il velivolo, con l’obiettivo di “proteggere le persone”: ad affermarlo è il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, che ha definito “una bugia assoluta” che i Mig-29 domenica scorsa siano intervenuti per permettere l’arresto del giornalista dissidente Roman Protasevich, costringendo il velivolo ad atterrare a Minsk.

La torre di controllo di Minsk aveva avvertito l’equipaggio della Ryanair che i servizi segreti avevano segnalato che c’era una bomba sull’aereo che potava essere fatta esplodere sopra Vilnius. Per Lukashenko, gli attacchi contro la Bielorussia hanno “superato la linea rossa”

 “Come avevamo previsto, malvagi in patria e all’estero hanno cambiato le metodologie di attacco allo Stato”, ha detto Lukashenko in un discorso in Parlamento, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa statale Belta. “Hanno oltrepassato molte linee rosse e superato i confini del buon senso e della moralità umana”. In favore di Minsk è arrivato il sostegno di Mosca per cui non vi è alcun motivo per “non credere” alle spiegazioni fornite dalla Bielorussia, dal suo presidente Lukashenko.

Minsk pronta a un emargo delle merci se riceverà sanzioni

La Bielorussia potrebbe istituire un embargo sull’importazione di merci occidentali e imporre restrizioni al loro transito qualora fossero varate sanzioni più dure nei suoi confronti. Lo ha detto il premier, Roman Golovchenko.

“Su ordine del presidente (Lukashenko, ndr), il governo ha preparato un pacchetto di misure protettive speciali in ottemperanza con le nostre leggi. Tali misure saranno abbastanza dolorose per quei Paesi che hanno apertamente assunto una posizione ostile e spazieranno da un embargo sulle merci a restrizioni per quanto riguarda il transito”, ha detto Golovcheko in parlamento, secondo quanto riferito dalla testata SB. Belarus Segodnya.

La replica dell’opposizione

“Con questo caso Lukashenko ha superato una linea è diventato una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”. Così la leader dell’opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya, in audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo. L’opposizione bielorussa ha annunciato una nuova ondata di proteste dopo il dirottamento dell’aereo.

“I bielorussi vivono in questa atmosfera di più di nove mesi. Il mancato rispetto delle libertà e dei diritti umani ha trovato forma emblematica in questo dirottamente. Da agosto 2020 il regime oramai è fuori controllo”, ha aggiunto. “La strategia dell’Ue di aspettare e vedere quello che succede non funziona. L’approccio dell’Unione di aumentare le pressioni sul regime non ha fatto cambiare comportamento a Lukashenko e ha portato solo a un senso sempre crescente di impunità che ha portato a più repressione”. 

Poi l’appello: “Chiedo all’Ue di mantenere pubblicamente la politica di non riconoscere Lukashenko e di avviare una conferenza sulla risoluzione della crisi senza ulteriori indugi. Vi chiedo di avviare un piano globale dell’Unione sul sostegno per una Bielorussia democratica”.

E ancora: “Bisogna indicare chiaramente alla Russia e ad altri Paesi che sfruttano il regime di Lukashenko che qualsiasi accordo firmato con lui potrebbe essere oggetto di revisione e annullato. Qualsiasi tipo di sostegno nazionale alle richieste del governo va negato. Faccio appello all’Ue affinché rafforzi il sostegno alla società civile bielorussa. Serve un pacchetto di emergenza per il sostegno ai media indipendenti bielorussi, vanno sviluppati dei programmi per aiutare i cittadini vittime di repressione e i loro familiari”.

Source: agi


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