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Beko: Landini, intervenga governo, azienda muta su Italia

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“I metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero di tutto il gruppo, perché che se la prima mossa che questa nuova proprietà fa è quella di chiudere stabilimenti in Polonia per portare le produzioni in Romania e in Turchia e non dire nulla di quello che fa in Italia, è chiaro che se la logica è che questi pensano di chiudere, dalla sera alla mattina, e spostare le produzioni da loro non va bene, non ci siamo”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a proposito dei possibili esuberi alla Beko e dell’impatto anche sullo stabilimento di Melano, ex Whirlpool.
“È necessario che su questo – ha aggiunto – non solo l’azienda cambi questa politica, ma che ci sia anche un intervento del governo perché sono in discussione i settori strategici del nostro Paese. Se continuiamo a essere un Paese industriale e abbiamo problemi non solo nell’elettrodomestico, ma anche nel settore della moda, nell’automotive, nella siderurgia siamo a un bivio: o si governa con investimenti anche la trasformazione digitale e la transizione energetica del nostro Paese, oppure si rischia di gestire delle dismissioni e di diventare delle succursali di qualcun altro”. (AGI)