I tagli fatti finora dalla Bce ai tassi di interesse “non sono necessariamente un’indicazione” di mosse analoghe nei prossimi mesi. Lo ha detto al Financial Times il governatore della banca centrale slovena, Boštjan Vasle, il quale sostiene che le prossime azioni dell’Eurotower saranno guidate piuttosto da nuovi segnali sulle dinamiche dell’inflazione.
Secondo gli analisti, non è da escludere che i tassi – attualmente al 3,25% possano essere tagliati complessivamente di un altro punto percentuale entro aprile, raggiungendo così al punto più basso da febbraio 2023. Ma Vasle – considerato un ‘falco’ all’interno del board, seppur moderato – invita alla prudenza nel fare previsioni. “Ciò non significa automaticamente che ora taglieremo ad ogni incontro”, ha detto. Vasle, ex economista accademico alla guida della Banca di Slovenia dal 2019, ha sottolineato che il contesto ora appare “molto incerto” e che è necessario che il board discuta dei prossimi passi da compiere alla luce delle nuove previsioni economich
Pur considerando che l’inflazione dell’Eurozona è ora all’1,7%, scendendo al di sotto dell’obiettivo della Bce del 2% per la prima volta in più di tre anni, per Vasle non si puo’ dire che la lotta contro la fiammata dei prezzi sia stata vinta. “Non posso escludere al momento che non vedremo un altro picco nella crescita dei salari”, ha avvertito aggiungendo che ci sono ancora “preoccupazioni” legate all’inflazione “elevata e persistente” nel settore dei servizi.
A suo giudizio, non è “un problema urgente” l’ipotesi che l’inflazione si mantenga troppo bassa per l’anno prossimo e per il 2026 anche perché le previsioni della BCE di settembre prevedono che l’inflazione raggiungerà il suo obiettivo del 2% solo entro la fine del 2025. (AGI)
PIT