A Bari un terzo nome “allo stato non c’è. Lo abbiamo atteso invano per mesi dal Pd. Chiedere al M5S di iniziare un nuovo balletto come in Basilicata, bruciando nomi di medici, avvocati e professori universitari, sarebbe surreale. E poi il Pd non ha mai sollevato obiezioni sulla serietà e la competenza di Laforgia”. Lo dice il leader M5s, Giuseppe Conte in un’intervista a “Il Fatto Quotidiano” aggiungendo che “il clima creatosi a Bari era di grande favore per Laforgia, tutte le nostre antenne sul territorio ci dicevano che era in vantaggio su Leccese. Ma non potevamo rimanere indifferenti di fronte a inchieste che parlano di voti comprati per 50 euro”. Respinte, poi, al mittente le accuse arrivate dal Pd dopo lo stop alle primarie. “Schlein dal palco di Bari ha scelto gli insulti. Ci sono abituato, si è aggiunta a Renzi e Calenda che mi insultano tutti i giorni. Ma – avverte Conte – non le permetto di offendere i cittadini che hanno contribuito a costruire il M5s tra i banchetti, senza avere dietro quel sistema mediatico di cui lei gode da leader del Pd”. Uscirete dalla giunta pugliese? “Non anticipo nulla. Faremo una conferenza stampa sul tema a giorni. Ma, dato questo contesto, nulla potrà essere più come prima per noi”, risponde il leader M5s.