PiRoma, 30 lug. – “Quello che si vede è che il sistema bancario europeo è in uno stato confortevole di buona salute, nonostante le sfide e lo scenario”. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d’Italia e membro del Supervisory board del Single supervisory mechanism (Ssm) della Banca centrale europea, dopo i i risultati dello stress test dell’Eba.
Secondo Perrazzelli, in questi anni le banche italiane “hanno lavorato molto per la cura sul fronte dei crediti non performing (Npl) e della gestione del rischio, il che dovrebbe contribuire nel prossimo futuro ad affrontare il possibile deterioramento della qualità dei prestiti, anche alla luce dei più elevati tassi rispetto al passato”.
“Il quadro complessivo – spiega – è migliorato rispetto allo stress test 2021, con un livello stimato di capital ratio nel triennio al1’11,6% (era 8,6% nel precedente esercizio). Anche in uno scenario di maggiori rischi sul fronte del credito, la dotazione patrimoniale è robusta ed è migliorata la capacità di generare ricavi. Il quadro complessivo è positivo”.
Perrazzelli individua “un miglioramento diffuso” anche nelle banche ‘less significant’, quelle vigilate direttamente da Bankitalia: “certo ci sono delle fragilità ma è stato fatto un lavoro di sistema, anche sui piccoli intermediari, sulle sgr, dai fondi alle fintech. Un tessuto molto importante – conclude – per avere un mercato dei capitali in grado di contribuire alla crescita delle imprese e vicino alle esigenze delle famiglie”. (AGI)
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