“Ora che il focus deve necessariamente spostarsi sulla competitività e la crescita c’è bisogno non di una deregolamentazione, ma di un sistema normativo e regolatorio più semplice, efficiente ed anche flessibile”. “Le istituzioni europee dovrebbero avviare una valutazione globale del quadro normativo esistente per verificare l’impatto e l’efficienza dei regolamenti, non solo in termini di stabilità e resilienza, ma soprattutto in ragione degli obiettivi di efficacia, competitività e sostegno alla crescita sostenibile in Europa”. E’ quanto si legge in un documento dell’Abi, L”e banche motori della competitività europea”, che il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, ha consegnato e illustrato in una serie di incontri istituzionali a Bruxelles sulle priorità del settore bancario in ambito europeo in vista delle prossime elezioni europee di giugno 2024.
“Un lavoro – si legge ancora – che dovrebbe precedere l’esame di qualsiasi eventuale nuova proposta legislativa nel settore dei servizi finanziari. La valutazione del quadro normativo complessivo dovrebbe anche essere mirata a rendere finalmente concreto e attuale il principio di proporzionalità, sempre enunciato ma mai applicato. Lo sforzo di semplificazione delle normative dovrebbe essere affiancato anche da una profonda armonizzazione dei diversi impianti giuridici nazionali, con l’obiettivo di arrivare quanto prima a dei testi unici per banche e finanza”. (AGI)
BRA