A seguito della assemblea promossa da Confedercontribuenti gli amministratori straordinari avevano autorizzato un prelievo di 250 euro e lo svincolo delle somme accantonate dopo il commissariamento. “Pur ravvedendo uno spiraglio per il vivere quotidiano – segnalano da Confedercontribuenti – segnaliamo l’operatività solo allo sportello con relativi disagi e perdite di tempo.
Legato ad un rapporto bancario c’è un intero sistema da quello imprenditoriali sino a quello familiare. Tra i numerosi casi sottoposti all’attenzione di Confedercontribuenti una famiglia che a causa di tale blocco, pur avendo liquidità, potrebbe rischiare di rimanere senza abitazione.
“Il 1° dicembre 2017 un nostro assistito ha stipulato un atto preliminare di vendita di un immobile ritirando dall’ acquirente la somma di 20mila euro come caparra e versarla su conto corrente presso Banca Base. Dopo essersi pertanto garantiti la vendita hanno provveduto a ricerca di una nuova casa che hanno trovato offrendo come caparra l’importo di 20mila euro. Tutto ciò avveniva per questioni burocratiche il 14 febbraio. Ma essendo bloccate le somme si trova ad essere inadempiente nonostante la sua liquidità. Tale blocco potrebbe far saltare la trattativa di acquisto e far rimanere il nostro assistito senza casa”. – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.
A tale situazione se ne aggiungono altre a cui Confedercontribuenti con lo staff dell’Ufficio legale sta predisponendo tutte le azione atte a tutela.
E’ veramente incredibile quello che sta avvenendo a Catania si rischia di perdere l’immobile non per morosità ma per uno strano e vergognoso comportamento dell’istituto di credito.