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Balneari: si lavora a lettera Ue. No proroga, avanti mappatura

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Nessuna richiesta di proroga delle concessioni: proseguirà il lavoro di mappatura delle spiagge, saranno necessari tutti i passaggi per completare l’iter dell’operato del tavolo tecnico, tra questi anche quello alla conferenza Stato-Regioni: è questa in sintesi, secondo quanto apprende l’AGI, la traccia della lettera sul tema dei balneari che i tecnici dell’esecutivo stanno preparando e che sarà inviata a Bruxelles entro il 16 gennaio, giorno in cui scadono i due mesi di tempo per rispondere alla missiva di avvio della procedura di infrazione inviata lo scorso novembre dalla Commissione europea.
Il governo invierà all’inizio della prossima settimana i dati emersi dopo l’analisi del tavolo tecnico, con i rilievi e la relazione con l’obiettivo di aprire un confronto nel merito con Bruxelles. Dovrebbe essere una risposta interlocutoria quella dell’esecutivo, nella quale si sottolineerà che è necessario ancora del tempo per completare il lavoro in corso e per trovare una soluzione. Fermo restando che non si chiederà una proroga delle concessioni, spiegano fonti informate.
Oggi a largo Chigi c’è stata una riunione dei tecnici dei ministeri interessati al dossier. L’obiettivo resta sempre quello – sottolineano fonti parlamentari di maggioranza – di rimarcare che non c’è scarsità di risorse e di tutelare le imprese. L’obiettivo del governo – ha spiegato nella conferenza stampa di fine anno la premier Meloni – è arrivare “ad una norma di riordino che ci consenta di mettere ordine alla giungla di interventi e pronunciamenti che si sono susseguiti sulla materia”. “Nessuna chiusura” su concorrenza nel settore ambulanti e balneari, ha detto ieri il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Salvini, “è giusto il richiamo del Presidente Mattarella ma bisogna – ha aggiunto – riconoscere a chi ha investito dei soldi in quella bancarella o in quella spiaggia, chi subentra glieli riconosca, è ragionevole. Sono assolutamente per la competizione, l’importante è non lasciare dalla sera alla mattina gente che in quel posto ci ha investito per 30 anni”. Sul dossier è intervenuto al question time anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani. “La Commissione Ue – ha osservato tra l’altro il ministro – ha indicato nel dialogo e nella Cooperazione la via preferibile per pervenire all’elaborazione di una regolamentazione condivisa che nelle intenzioni del governo deve promuovere valorizzare il settore economico del turismo balneare e al contempo deve consentire di definire una cornice normativa che in linea con l’indicazione del diritto dell’Unione Europea fornisca quella certezza giuridica indispensabile per l’effettuazione di nuovi investimenti e più in generale per lo sviluppo del settore”. (AGI)