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Avanti tutta con il Ddl concorrenza, senza taxi

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di redazione

Un accordo della ex maggioranza ha dato il via libera all’approvazione del Ddl sulla Concorrenza, con lo stralcio dell’articolo 10 riguardanti i taxi.

Una riforma importante e determinante per centrare gli obiettivi, chiesti dall’UE, per il PNRR.

Ex maggioranza divisa sul tema dei taxi e noleggio, che ha visto quest’ultimi protestare vivacemente in tutte le piazze d’Italia.

Accordo trovato, dunque, stralciando gli elementi divisivi, in particolare le misure sui taxi.

All’elenco dei disegni di legge, causa scioglimento delle camere, non potrà essere aggiunto quello relativo alla delega fiscale, in quanto “non è possibile ricondurlo al Recovery plan”.

Un provvedimento che comunque consente al governo uscente di rispettare l’obiettivo di approvare il Ddl. Poi, però, andranno emanati i relativi decreti delegati entro la fine del 2022 e quì la strada è tutta in salita, perché l’approvazione della legge avrebbe senso solo se per dicembre, salvo proroghe straordinarie da concordare con Bruxelles, si darà corso anche a tutta la parte attuativa.

Percorso difficile con la crisi in atto e con le elezioni del 25 settembre, tempi strettissimi.

Il disegno di legge infatti prevede diverse deleghe al governo, a cominciare da quelle per la mappatura di tutte le concessioni pubbliche e per la definizione dei criteri con cui mettere a gara le concessioni balneari. È prevista una delega anche per il riassetto dei servizi pubblici locali, così come la norma ordinaria sulle gare nei trasporti regionali. Due ampie deleghe riguardano la semplificazione delle autorizzazioni per le attività di impresa e il coordinamento dei controlli sulle aziende.

Nei 36 articoli del provvedimento figurano poi misure su porti, gas, sanità e farmaci, tlce poste, concessioni idroelettriche, rifiuti, società partecipate, colonnine di ricarica elettrica, poteri dell’autorità Antitrust.

Non mancano le critiche al provvedimento da anni si attendono in Italia misure in grado di riformare il comparto del trasporto pubblico non di linea, aumentare la concorrenza e adeguare il servizio alle opportunità offerte dalla moderna tecnologia. Ha prevalso dunque il pensiero di Ponzio Pilato. Un atteggiamento questo discutibile se si pensa che all’interno del Ddl concorrenza vi sono disposizioni che faranno aumentare i costi dell’Rc auto attraverso l’obbligo per le compagnie assicurative straniere di aderire al risarcimento diretto.

Utilizzando una metafora calcistica. Abbiamo iniziato i tempi supplementari sotto di un gol, giochiamo in dieci contro undici e semmai dovessimo arrivare ai calci di rigore siamo senza portiere: ma come si dice la palla è tonda e tutto può succedere.