“Non ho mai sostenuto che questa legge spaccasse l’Italia, né ho mai sostenuto di avere pregiudizi verso l’autonomia differenziata. Ho sempre sostenuto che l’autonomia differenziata doveva essere una parte, per quanto mi riguarda anche la parte meno importante, della legge Calderoli, perché la legge Calderoli doveva attuare tutto il Titolo V della Costituzione. Ad alcuni governatori interessava l’autonomia differenziata, a me interessava il superamento della spesa storica, il finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni e quindi dei diritti dei cittadini. Invece per mesi si è parlato solo di autonomia e i Lep sono rimasti sullo sfondo”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale di Forza Italia, parlando con i giornalisti a margine di un incontro a Catanzaro, con riferimento all’autonomia differenziata.
“Io dicevo sempre ‘no money no party’ – ha proseguito Occhiuto – per dire che se non ci sono le risorse per i Lep l’autonomia da sola non si può fare. Ho invocato un supplemento di approfondimento nella mia parte politica, nel centrodestra, prima in solitudine, poi invece riscuotendo più adesioni di quelle che prevedevo. Ho chiesto che si facesse una moratoria. Sono molto soddisfatto del fatto che il mio partito, Forza Italia, con la voce autorevole di Tajani, abbia sposato la tesi che io sostenevo, cioè che non si potessero fare intese su alcune materie non Lep. Però – ha aggiunto il presidente della Regione Calabria – la cosa più importante è che tutto quello che io dicevo lo ha affermato in maniera molto più autorevole di me la Corte Costituzionale”.
Con riferimento alle ultime dichiarazioni del ministro Roberto Calderoli, per Occhiuto “la vicenda degli ultimi mesi dimostra che a volte quando la strada è impervia andare troppo dritti significa andare a sbattere”. (AGI)