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Autonomia: Giani, abbiamo fatto ricorso contro legge ingiusta

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“Sono un regionalista convinto. Ma l’Autonomia dev’essere cooperativa, equa e solidale: deve valorizzare le peculiarità delle Regioni, non aumentarne le differenze. Il ricorso va in questo senso: superare questa legge, nella quale ravvediamo profili di incostituzionalità, per arrivare a una che attualizzi il regionalismo voluto dai costituenti”. Lo dice, in un’intervista a La Repubblica, il presidente della Toscana Eugenio Giani.
“Fin dall’inizio del dibattito, in tutte le sedi, ho ribadito che l’Autonomia dovesse essere motivata da singole peculiarità regionali. Per la Toscana penso a beni culturali, alla geotermia, alle zone lacustri di interesse nazionale come la laguna di Orbetello, all’Arcipelago, ai borghi per un turismo diffuso. Solo così si può controllare anche ciò che il governo decide di concedere o meno alle Regioni: la riforma Calderoli rende tutto arbitrario”, aggiunge il presidente della Regione Toscana, che ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro l’Autonomia differenziata. Un’impugnazione che – spiega Giani – si basa su “dodici punti”.
“Contestiamo sia la legge generale, sia commi specifici. Oltre a quanto già detto sulle peculiarità, contestiamo che le Regioni non siano state coinvolte nell’iter di approvazione della legge”, sottolinea l’esponente del Pd e governatore toscano. (AGI)