Sottoscritto oggi a Roma, presso la Sala Conferenze intitolata a Giacomo Matteotti a Palazzo Theodoli, un protocollo d’intesa volto a promuovere princìpi di legalità anche nel settore automotive tra il ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione – Direzione Generale per la Motorizzazione – e Unasca. L’accordo, siglato dal direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato Renato Cortese, dall’ingegner Pasquale D’Anzi direttore generale per la Motorizzazione, per i servizi ai cittadini e alle imprese in materia di trasporti e navigazione e dal presidente di Unasca Andrea Vannucchi testimonia l’impegno congiunto nel “promuovere iniziative di formazione e sensibilizzazione per rafforzare i livelli di legalità e sicurezza, in particolare nel contesto della nazionalizzazione dei veicoli provenienti dall’estero e delle relative procedure amministrative”.
Secondo i dati del 2023, sono stati importati in Italia 175mila dall’Ue, di cui l’82% usati. L’accordo si propone di contrastare il traffico internazionale e il riciclaggio di veicoli, con particolare attenzione alla prevenzione delle “false nazionalizzazioni”, attività questa a cui ricorre spesso la criminalità specializzata che si inserisce nelle procedure di regolarizzazione dei veicoli stranieri sul territorio italiano per reimmatricolare veicoli provento di reato corredandoli di documenti e targhe italiane.
L’accordo prevede inoltre la definizione di “piani operativi specifici per coinvolgere altre amministrazioni, enti, associazioni e soggetti privati nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, garantendo un impegno concreto e misurabile verso la prevenzione dell’illegalità nel settore automotive”. (AGI)