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Australia: da governo stop estrazione uranio in sito indigeno

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Con una decisione storica, il governo australiano ha decretato il divieto di estrazione dell’uranio in un sito indigeno inserito in un noto parco nazionale nel Nord del Paese. Lo ha annunciato il premier Anthony Albanese, sottolineando il “legame duraturo” del sito con gli indigeni australiani.
Il giacimento di Jabiluka è uno dei più grandi depositi di uranio di alta qualità al mondo. È situato nei pressi del parco nazionale di Kakadu, patrimonio dell’umanità: una distesa tropicale di gole e cascate che ha fatto la sua comparsa nel primo film di “Crocodile Dundee”. Il parco nazionale in questione sarà ora esteso per includere il sito di Jabiluka – che non è mai stato estratto – onorando i desideri decennali della popolazione di Mirrar.
“Volevano una garanzia che non ci sarebbe mai stata un’estrazione di uranio sulla loro terra”, ha detto Albanese a una folla di sostenitori del Partito Laburista a Sydney.“Questo significa che non ci sarà mai un’estrazione a Jabiluka”, ha aggiunto. Nel 2017 gli archeologi hanno scoperto nei pressi del sito di Jabiluka un tesoro sepolto di asce e utensili in pietra, che hanno datato a decine di migliaia di anni fa. Il ritrovamento è “la prova dello straordinario e duraturo legame che gli aborigeni e gli abitanti delle isole dello Stretto di Torres hanno avuto con la nostra terra”, ha dichiarato Albanese. Il popolo di Mirrar “ha amato e curato la propria terra per più di 60 mila anni. Questa bellissima zona dell’Australia ospita alcune delle opere d’arte rupestre più antiche del mondo”, ha aggiunto il premier australiano.
Scoperto all’inizio degli anni ’70, gli sforzi per sfruttare il giacimento di Jabiluka sono stati per decenni legati a lotte legali tra i custodi indigeni e le compagnie minerarie. Si tratta di uno dei più grandi giacimenti di uranio di alta qualità non sfruttati al mondo, secondo l’Associazione nucleare mondiale.
La società Energy Resources of Australia, controllata da Rio Tinto, era precedentemente titolare di contratti di locazione mineraria a Jabiluka. La conservazione dei siti indigeni è stata oggetto di un intenso esame in Australia dopo che la società mineraria Rio Tinto ha fatto saltare in aria i rifugi rocciosi di Juukan Gorge, risalenti a 46 mila anni fa, nel 2020.
L’opposizione conservatrice australiana ha promesso di costruire centrali nucleari in tutto il Paese se vincerà le prossime elezioni, rovesciando un divieto nucleare durato 26 anni. (AGI)