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Attanasio: il padre, “La giustizia tarda ad arrivare”

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“Una storia che richiede giustizia, una giustizia che è tarda ad arrivare e, quindi, tenere vivo il ricordo è importantissimo”. Lo dice all’AGI Salvatore Attanasio, padre di Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso in Congo il 22 febbraio di tre anni fa. Oggi, a Salerno, Salvatore Attanasio e la moglie, Alida Maggi, hanno partecipato all’intitolazione di una strada al loro figlio e, poi, hanno ricevuto, nella sede dell’Ordine dei Medici di Salerno, una targa alla memoria del diplomatico italiano, un “gesto molto apprezzato perché è testimonianza che la gente, la cittadinanza, il popolo italiano non dimentichi questa storia”. A margine della cerimonia, Salvatore Attanasio sottolinea che “quella di oggi è sicuramente una motivazione molto importante, soprattutto perché il largo a lui intitolato si trova in una zona dove gli istituti scolastici sono abbastanza numerosi. E, quindi, la sua figura, il messaggio, l’eredità morale che lui ci ha lasciato sarà sempre presente tra questi giovani, che vedranno il suo nome sulla piazza e si chiederanno ‘ma chi è questo Luca Attanasio, Ambasciatore di pace?’. Quelli curiosi, sicuramente, andranno a cercare perché era un ambasciatore di pace”. Il largo che, da oggi, porta il nome di ‘Luca Attanasio Ambasciatore costruttore di Pace’ si trova all’incrocio tra via dei Mille, via Rocco Cocchia, via Lazzarelli e via Verrengia, nel quartiere Pastena a Salerno, lì dove sono diverse le scuole presenti. Tra gli insegnamenti che lascia Luca Attanasio, la madre, Alida Maggi, evidenzia all’AGI che “i giovani si devono impegnare a studiare, a prepararsi, a credere e a combattere per certi valori. Questo è quello che conta per noi, che l’esempio di Luca sia trasmesso proprio ai giovani”.
“A Luca Attanasio, ambasciatore di pace e difensore dei diritti umani – si legge sulla targa che il presidente dell’Ordine dei Medici, Giovanni D’Angelo, ha consegnato nelle mani dei genitori dell’ambasciatore – morto nello svolgimento di una missione volta ad aiutare i più deboli e bisognosi, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Salerno dedica questa targa a ricordo della sua opera perché sia esempio imperituro di altruismo, umanità e servizio per la Patria”. (AGI)
SA2/MRG