“Alla maratona di New York punto ad un piazzamento, non al cronometro, e vorrei ricevere la carica per la prossima stagione, quella delle Olimpiadi. Partirò per arrivare davanti, sarà complicato ma non impossibile”. Sono le parole di Iliass Aouani a due giorni dalla maratona di New York, la gara sui ‘mitici’ 42 chilometri e 195 metri che domenica si disputerà per la 52esima volta nella Grande Mela. Al via più di cinquantamila concorrenti. L’Italia con duemila iscritti sarà la Nazione più rappresentata. Aouani è il primatista italiano con 2 ore 07’16, tempo stabilito nel marzo scorso a Barcellona. Per il 28enne milanese, laureato in ingegneria civile e strutturale a Syracuse nello stato di New York, quella newyorkese sarà la quarta maratona in carriera. Parlando del tracciato di gara, Iliass dice, “ho avuto modo di provare gli ultimi sette chilometri, mi sembra un percorso che si addice alle mie caratteristiche con saliscendi simili a quelli che ho affrontato nell’ultimo mese, sarà una gara muscolare e nervosa”.
Al via (ore 14,40 italiane la prova femminile e alle 15,05 quella maschile), che come tradizione sarà dato dal ponte di Verrazzano, sono attesi diversi big, dagli etiopi Tamirat Tola, campione mondiale lo scorso anno, e Shura Kitata, due volte secondo a New York (2018 e 2022), all’olandese argento olimpico Abdi Nageeye, dal canadese Cam Levins all’israeliano vicecampione iridato Maru Teferi.
La gara femminile dovrebbe regalare la sfida stellare tra l’ex primatista mondiale Brigid Kosgei e la campionessa olimpica Peres Jepchirchir. Dal 1970 ad oggi i successi italiani a Central Park sono stati cinque, quattro tra gli uomini con Orlando Pizzolato nel 1984 e 1985, Gianni Poli nel 1986 e Giacomo Leone nel 1996 (ultima di un runner europeo), e uno tra le donne, Franca Fiacconi nel 1998. Tra gli uomini l’ultima vittoria non africana risale al 2009, quella dell’americano Meb Keflezighi. (AGI)
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