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Astronomia: scoperto sistema planetario simile a Sole-Terra

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Alla fine, gli strati esterni della gigante rossa saranno spazzati via per lasciare dietro di sé una densa nana bianca non più grande di un pianeta, ma con la massa di una stella. Se la Terra sarà sopravvissuta entro quella data, probabilmente finirà in un’orbita doppia rispetto alle sue dimensioni attuali. La scoperta, che verrà pubblicata questa settimana sulla rivista Nature Astronomy , racconta agli scienziati l’evoluzione delle stelle di sequenza principale, come il sole, attraverso la fase di gigante rossa fino a una nana bianca, e come ciò influenzi i pianeti che le circondano. Alcuni studi suggeriscono che per il sole, questo processo potrebbe iniziare tra circa 1 miliardo di anni, vaporizzando alla fine gli oceani della Terra e raddoppiando il raggio orbitale della Terra, se la stella in espansione non inghiotte prima il nostro pianeta. Alla fine, tra circa 8 miliardi di anni, gli strati esterni del sole si saranno dispersi, lasciando dietro di sé una palla densa e luminosa, una nana bianca, con una massa pari a circa la metà di quella del sole, ma più piccola della Terra. “Al momento non abbiamo un consenso sul fatto che la Terra potrebbe evitare di essere inghiottita dal sole gigante rosso in 6 miliardi di anni”, ha affermato il responsabile dello studio Keming Zhang, ex studente di dottorato presso l’Università della California, Berkeley, ora borsista post-dottorato Eric and Wendy Schmidt AI in Science presso l’UC San Diego. “In ogni caso, il pianeta Terra sarà abitabile solo per circa un altro miliardo di anni, dopodiché gli oceani della Terra verrebbero vaporizzati dall’effetto serra incontrollato, molto prima del rischio di essere inghiottiti dalla gigante rossa”. (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE ORE 11.00)
La scoperta di un pianeta simile alla Terra a 4.000 anni luce di distanza nella Via Lattea fornisce un’anteprima di uno dei possibili destini del nostro pianeta tra miliardi di anni, quando il sole si sarà trasformato in una nana bianca e la Terra, distrutta e congelata, sarà migrata oltre l’orbita di Marte. Questo lontano sistema planetario, identificato dagli astronomi dell’Università della California, Berkeley, dopo osservazioni con il telescopio Keck da 10 metri alle Hawaii, assomiglia molto alle aspettative per il sistema Sole-Terra: è costituito da una nana bianca con una massa pari a circa la metà di quella del Sole e da una compagna delle dimensioni della Terra in un’orbita due volte più grande di quella attuale della Terra. Questo è probabilmente il destino della Terra. Il sole alla fine si gonfierà come un pallone più grande dell’orbita terrestre odierna, inghiottendo Mercurio e Venere nel processo. Mentre la stella si espande per diventare una gigante rossa, la sua massa decrescente costringerà i pianeti a migrare verso orbite più distanti, offrendo alla Terra una piccola opportunità di sopravvivere più lontano dal sole.(AGI)