Share
Tra aprile e maggio del 2019 il ‘sistema’ ricostruito dalla pubblica accusa è che chi arrivava prima degli altri al consultorio familiare di Vittoria, nel Ragusano, timbrava per tutti e lo stesso faceva chi usciva per ultimo. In alcuni casi per piccole differenze di orario, in altri casi di diverse ore. Sono parecchi gli episodi rilevati in quell’arco temporale dalla Guardia di Finanza di Vittoria che ha indagato, rilevando le presenze effettive ed effettuando controlli anche con pedinamenti. E’ iniziato a Ragusa il processo davanti al giudice monocratico, che vede come imputate due dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale, una ausiliaria di 57 anni e una infermiera di 60 anni, entrambe difese dall’avvocato Santino Garufi. Per un medico coinvolto negli stessi fatti si è già proceduto con rito alternativo. Devono rispondere in concorso, di truffa ai danni dello Stato con l’aggravante di avere violato i doveri inerenti al pubblico servizio, procurandosi un ingiusto profitto ; il loro comportamento avrebbe creato delle ripercussioni sulla continuità e l’efficienza del servizio. Il titolare del procedimento e che ha coordinato le attività di indagine è il sostituto procuratore Gaetano Scollo. (AGI)
