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Artigianato: Ebam, Marche male nel 2024 ma restano prima regione

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Per l’artigianato delle Marche, la congiuntura del secondo semestre 2024 è anche peggiore rispetto al semestre precedente, mentre le prospettive per la prima metà del 2025 sono di un alleggerimento della caduta. È la sintesi dello studio congiunturale proposto dall’Osservatorio Ebam, presentato presso la facoltà di Economia e Diritto dell’università di Macerata. Le Marche si confermano comunque la regione più artigiana in Italia: prima per incidenza di imprese artigiane con dipendenti su totale imprese attive con dipendenti (35,9%, rispetto al 25,6% della media italiana, per incidenza degli addetti dell’artigianato sugli addetti totale nelle imprese (24,4% rispetto al 14,5%) e per incidenza di occupati nelle MPI artigiane sugli occupati nelle MPI totali (32,2% rispetto al 22,8%). Le imprese artigiane registrate alla fine del 2024 nelle Marche erano 38.481, in diminuzione del 3,3% sull’anno precedente. “Si conferma che il settore dell’artigianato sta attraversando una fase di incertezza e difficoltà – ha spiegato Massimo Giacchetti, vicepresidente di Ebam -: preoccupano soprattutto i settori manifatturieri, dove sono più evidenti la diminuzione della capacità produttiva, delle ore lavorate e degli investimenti. Innovazione e formazione sono le leve per invertire questa tendenza negativa”. (AGI)
PU1/ADV