Oltre 6.500 persone sarebbero già morte in Qatar da quando è stato assegnato il Mondiale di calcio. E altre centinaia di migliaia di veri e propri schiavi moderni stanno ancora lavorando per paghe fino a 1 euro l’ora. La FIFA sta per guadagnare miliardi, ma si rifiuta di risarcire equamente i lavoratori o le famiglie delle vittime. Avvocati e atleti di tutto il mondo stanno già facendo pressione sulla FIFA e la nostra voce potrebbe fare la differenza. Immaginate di essere così disperati da decidere di abbandonare la vostra famiglia per vivere in uno squallido cantiere, schiavizzati nel deserto per una paga a volte di solo 1 euro all’ora. E poi di morire, da soli, senza neanche un indennizzo.
E che mentre tutte quelle famiglie in lutto non ricevono neanche un risarcimento, chi vi ha schiavizzato stia facendo i miliardi.
La FIFA ha deciso di lasciare che il regime dispotico del Qatar ospitasse la Coppa del Mondo, e da allora sarebbero già morti oltre 6.500 lavoratori migranti, disperati e vulnerabili.
Per ogni gol segnato al mondiale, saranno morte circa 39 persone, veri e propri schiavi moderni.
C’è una crescente pressione perché la FIFA paghi 440 milioni di dollari a questi lavoratori, la stessa cifra del montepremi per le squadre partecipanti. Lo chiedono organizzazioni per i diritti umani, calciatori e persino alcuni dei principali sponsor del Mondiale. Ma a meno di due settimane dal calcio d’inizio, abbiamo bisogno di rendere questo appello davvero globale. Firma subito e faremo arrivare le nostre voci direttamente ai massimi dirigenti della FIFA.
La FIFA ha scelto un paese ben noto per l’utilizzo del lavoro forzato e per gli abusi sui lavoratori. La FIFA ha contribuito a incrementare questo problema e ora deve fare la sua parte per risolverlo.
Far fare la cosa giusta a un’organizzazione enorme come la FIFA può sembrare una battaglia senza molte speranze. Ma la pressione dell’opinione pubblica funziona, soprattutto quando colpisce i profitti. Persino quattro dei principali sponsor della Coppa del Mondo – Budweiser, McDonalds, Coca Cola e Adidas – sostengono il risarcimento dei lavoratori. E, secondo un recente sondaggio, anche l’84% degli appassionati di calcio che probabilmente si sintonizzeranno sulle partite.
Mancano pochi giorni alla prima partita, quando l’attenzione mondiale si sposterà sul gioco e le persone morte nel caldo soffocante e in condizioni disumane per riempire il Qatar di stadi di calcio verranno dimenticate. Non lasciare che la FIFA tragga profitto dagli abusi. Firma ora per chiedere 440 milioni di dollari di risarcimenti per i lavoratori e le loro famiglie.
Avaaz si batte per i diritti umani e i diritti dei lavoratori in tutto il mondo. Già nel 2015 Avaaz ha esortato il Qatar a porre fine alla schiavitù moderna in vista dei Mondiali di calcio, raccogliendo quasi un milione di firme. Negli anni successivi, il governo del Qatar ha fatto qualche timido passo per migliorare la situazione, ma non è stato abbastanza!
Avaaz è un movimento globale con oltre 70 milioni di membri, che promuove campagne far valere la voce dei cittadini nelle stanze della politica di tutto il mondo (Avaaz significa “voce” in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo; vive in 18 paesi e 6 continenti e opera in 17 lingue