I passeri di Giava, quando legati in coppia, mostrano anelli oculari allargati per segnalare la disponibilità alla riproduzione. A rilevarlo uno studio dell’Università di Hokkaido, pubblicato sulla rivista PLOS ONE. Gli uccelli sono noti per i loro elaborati rituali di corteggiamento e gesti romantici pieni di bellissime canzoni, danze complesse, pratiche di scambio di doni, atti di pavoneggiamento e trasformazioni con piumaggio sgargiante. Sebbene i cambiamenti negli attributi esterni colorati durante questo periodo abbiano attirato molta attenzione, il ruolo delle caratteristiche facciali rimane un aspetto poco studiato di questo comportamento. La professoressa associata Masayo Soma e il suo gruppo di ricerca presso la Graduate School of Science dell’Università di Hokkaido, hanno segnalato un aumento del gonfiore negli anelli degli occhi dei passeri di Giava, un’area di pelle nuda arrossata che si trova intorno agli occhi, dopo la scelta di legarsi a un compagno. Osservato sia negli esemplari femmine che nei maschi, questo cambiamento indica un segnale di disponibilità all’accoppiamento. “L’arrossamento dovuto alla riproduzione nei primati è ben studiato, poiché essi mostrano cambiamenti evidenti: per esempio, nei macachi rhesus, quelli con il volto più rosso appaiono più attraenti per le femmine, altri primati, come i mandrilli, lo usano per affermare la propria dominanza”, ha spiegato Soma. “Anche gli uccelli mostrano aree nude colorate, come il becco e le zampe, ma la colorazione del rossore basata sul flusso sanguigno nei volatili è passata nel tempo in gran parte inosservata”, ha aggiunto Soma. “Nei passeri di Giava entrambi i sessi hanno una pelle nuda rosa brillante intorno agli occhi che si gonfia quando gli uccelli sono in condizioni di riproduzione”, ha continuato Soma. “Abbiamo previsto che i cambiamenti negli anelli oculari riflettano le condizioni fisiologiche e segnalino la fertilità, soprattutto tra le coppie che si accoppiano”, ha affermato Soma. I passeri di Giava sono animali noti per essere socialmente monogami, con corteggiamenti reciproci e legami di coppia per lungo tempo. L’esperimento condotto dai ricercatori è durato 12 settimane e ha coinvolto 44 passeri adulti di una popolazione di laboratorio. “Abbiamo confrontato i cambiamenti individuali nelle dimensioni degli anelli oculari tra gli uccelli accoppiati con i loro compagni preferiti, quelli accoppiati con individui di sesso opposto non preferiti e gli uccelli singoli”, ha precisato Soma. Durante l’esperimento è stato osservato un aumento significativo degli anelli oculari di entrambi i sessi tra i partner accoppiati; cambiamento che non è stato riscontrato quando sono stati lasciati da soli o con un partner indesiderato. Poiché la pelle nuda può cambiare in modo più dinamico rispetto al piumaggio, che richiede tempo per la muta, gli anelli oculari gonfiati fungono da rapido indicatore della disponibilità all’accoppiamento. “I passeri di Giava sono originari dei tropici e si riproducono per la maggior parte dell’anno; i cambiamenti morfologici che segnalano la fertilità sono, dunque, importanti per garantire la sincronia riproduttiva, soprattutto ai tropici, dove le indicazioni stagionali sono assenti”, ha sottolineato Soma. I risultati dimostrano che i cambiamenti dell’anello oculare, oltre alla danza in duo e alla comunicazione sonora vocale e non vocale, svolgono un ruolo importante nella comunicazione tra passeri di Giava legati in coppia. (AGI)
SCI/RAP