Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di volere una “pace duratura” per il suo Paese, all’indomani dell’incontro a Parigi con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il quale ha detto che Kiev dovrebbe “probabilmente” aspettarsi meno aiuti statunitensi dopo il suo insediamento.
Trump, che ha chiesto un “cessate il fuoco immediato” e negoziati per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia, ha ripetutamente criticato le decine di miliardi di dollari dati in passato a sostegno di Kiev. “Sì, probabilmente, certo”, ha risposto il futuro presidente americano quando la NBC News gli ha chiesto se l’Ucraina dovrebbe prepararsi a una riduzione degli aiuti statunitensi quando entrerà in carica il 20 gennaio, in un’intervista trasmessa oggi ma registrata prima del suo incontro con Zelensky ieri a Parigi.
Zelensky si è a lungo opposto categoricamente a qualsiasi concessione a Vladimir Putin, ma negli ultimi mesi ha ammorbidito questa posizione di fronte alle difficoltà del suo esercito in prima linea e ai timori di un indebolimento degli aiuti occidentali. In particolare, ha ventilato l’idea che l’Ucraina rinunci temporaneamente a rivendicare il territorio controllato dalla Russia – quasi un quinto del Paese – in cambio di garanzie di sicurezza da parte della Nato e di forniture di armi occidentali.
“Ho detto che abbiamo bisogno di una pace giusta e duratura, una pace che i russi non potranno distruggere in pochi anni, come hanno fatto molte volte in passato”, ha annunciato Zelensky, riferendosi al suo incontro a Parigi con Donald Trump e il presidente francese Emmanuel Macron. “Quando parliamo di pace effettiva con la Russia, dobbiamo soprattutto parlare di garanzie di pace effettiva”, ha aggiunto, invitando gli alleati a “garantire l’affidabilità della pace e a non chiudere gli occhi sull’occupazione” dei territori ucraini.
Da parte sua, il Cremlino ha accusato Zelensky di “rifiutarsi sempre di negoziare”, sottolineando che il presidente ucraino ha vietato tutti i colloqui con Vladimir Putin con un decreto dell’ottobre 2022. Ha invitato Zelensky ad affrontare la “realtà sul campo”, dove le forze russe stanno avanzando sul fronte orientale dall’inizio dell’anno, nonostante un’incursione ucraina in territorio russo quest’estate.
La Russia chiede all’Ucraina di cedere quattro regioni nell’est e nel sud del Paese che occupa parzialmente, oltre alla Crimea annessa nel 2014, e di rinunciare all’adesione alla Nato. Finora Kiev considera queste condizioni inaccettabili.
Zelensky ha anche rivelato l’entità delle perdite ufficiali subite dall’esercito ucraino dal 2022: 43.000 morti e 370.000 feriti. Il presidente aveva rivelato solo una volta, nel febbraio 2024, le cifre delle perdite ucraine. La Russia non rivela le proprie perdite. Secondo i media indipendenti Mediazona e il servizio russo della BBC, le perdite russe sono più di 82.000, sulla base di informazioni pubbliche come comunicati stampa ufficiali, necrologi e annunci di morte sui social network, oltre all’osservazione delle tombe nei cimiteri. Tuttavia, secondo gli esperti, questi dati sulle vittime russe e ucraine potrebbero essere sottostimati, poiché non tengono conto di coloro che sono stati dichiarati dispersi.
“Questa è la realtà di questa guerra. Non si può porre fine alla guerra semplicemente con un pezzo di carta e qualche firma”, ha detto Zelensky.
“Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati. Troppe vite sono state perse invano, troppe famiglie sono state distrutte, e se continua così, potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto più grande, molto peggio”, ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social. L’incontro con Donald Trump a Parigi è stato di importanza cruciale per Volodymyr Zelensky, che teme il disimpegno americano dopo quasi tre anni di devastante invasione russa. Trump è stato molto critico nei confronti dei miliardi di dollari spesi per l’Ucraina. Ha ripetutamente dichiarato di voler prendere le distanze dalla politica di massiccio sostegno a Kiev di Joe Biden e ha promesso di risolvere rapidamente la guerra. (AGI)
ANT