Volo MH17 Malaysia Airlines, la sentenza: missile era russo, condanna per tre dei quattro imputati


 

Di Euronews

La sentenza arriva più di otto anni dopo che l’aereo di linea, in viaggio da Amsterdam a Kuala Lumpur, fu abbattuto sopra l’Ucraina orientale il 17 luglio 2014. La reazione russa: “Un verdetto politico scandaloso”

I giudici olandesi hanno emesso il loro verdetto nel processo in contumacia di tre russi e un ucraino, accusati di aver causato l’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines sui cieli dell’Ucraina, il 17 luglio 2014.

Il Boeing 777 precipitò in prossimità dei villaggi di Hrabove, Rozsypne e Petropavlivka, nella regione di Donetsk.

Un tribunale di Schiphol, vicino all’aeroporto di Amsterdam da dove partì l’aereo, ha condannato due russi e un ucraino per l’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines nel 2014, mentre è stato assolto un quarto imputato.

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I russi Igor Girkin e Sergei Dubinsky e l’ucraino Leonid Kharchenko sono stati giudicati colpevoli per omicidio e per aver avuto un ruolo nell’abbattimento dell’aereo, mentre Oleg Poulatov è stato invece assolto per insufficienza di prove a suo carico, così come spiegato dal dispositivo letto dal presidente della sessione di giudizio, Hendrik Steenhuis.

Il missile era russo

Confermato in aula che l’MH 17 è stato abbattuto da un missile di fabbricazione russa: le vittime dell’incidente aereo furono i 298 passeggeri, più i 15 membri dell’equipaggio del volo Amsterdam-Kuala Lumpur, colpito mentre sorvolava una regione dell’Ucraina orientale sotto il controllo dei separatisti filorussi.

Presenti alla sentenza molti dei parenti delle vittime, che provenivano da 10 Paesi: tra questi, 196 olandesi, 43 malesi e 38 australiani.

L’accusa aveva chiesto l’ergastolo per gli imputati, che non erano in tribunale poiché la Russia non li ha mai voluti consegnare e, perciò, sono stati processati per contumacia.

Stando alla tesi dell’accusa, gli imputati facevano presumibilmente parte delle forze separatiste sostenute dal Cremlino ed hanno avuto ruoli chiave nel portare un missile terra-aria Buk da una base militare in Russia al sito di lancio, Pervomajs’k, località nel distretto di Lugansk.

Ria van der Steen, nell’abbattimento dell’aereo, ha perso il padre e la suocera. (Schiphol, 17.11.2022)Phil Nijhuis/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.

Russia: “Verdetto politico e scandaloso”

Dal canto proprio, Mosca ha sempre negato ogni coinvolgimento nella vicenda. La Russia, infatti, si è rifiutata sin dall’inizio dei lavori della corte di collaborare ritenendosi estranea ai fatti.
Dopo la sentenza Mosca ha rilanciato, parlando di un verdetto “politico” e “scandaloso”, e annunciando – ovviamente – di non avere alcuna intenzione di estradare i tre condannati.

Di segno diametralmente opposto la reazione del leader ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha definito una “decisione importante” quella presa dal tribunale olandese e ha approfittato dell’occasione per ammonire Mosca: “La punizione per tutte le atrocità russe – sia allora sia oggi – sarà inevitabile”.

Indagine lunga e accurata

La sentenza arriva più di otto anni dopo la tragedia: un’accurata indagine internazionale ha stabilito che il missile ha causato l’esplosione e lo schianto del volo MH17.

Gli investigatori affermano che il missile proveniva dalla 53a Brigata missilistica antiaerea, un’unità delle Forze armate russe, con sede nella città russa di Kursk.

Durante il processo, i pubblici ministeri hanno condotto i giudici attraverso migliaia di pagine di prove a sostegno del loro caso, inclusi pezzi di metallo recuperati dai corpi delle vittime, conversazioni telefoniche intercettate ed ampi post sui social media per tracciare i movimenti del Buk, prima e dopo la distruzione dell’aereo.

I condannati.Screenshot

La curiosità

L’imputato più anziano era Igor Girkin, ex colonnello 51enne del Servizio di sicurezza federale russo (FSB).

Al momento dell’abbattimento, era ministro della Difesa e comandante delle Forze armate dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, regione in cui l’aereo è stato abbattuto.

Secondo quanto riferito, Girkin è attualmente coinvolto anche nella guerra della Russia contro l’Ucraina.

Le reazioni

Per il premier olandese Mark Rutte, il verdetto “è un altro passo nella ricerca della verità e della giustizia per le vittime e i loro cari”.

Gli ha fatto eco il Segretario di Stato americano Anthony Blinken, secondo cui “la sentenza è un momento importante negli sforzi in corso per rendere giustizia alle 298 persone e riflette il fermo impegno dei Paesi Bassi a stabilire la verità”.
Soddisfatto anche il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo cui “il verdetto segna un giorno importante per la giustizia e la responsabilità nell’abbattimento del volo Mh17. Non ci può essere impunità per tali crimini”.